Il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco, morto il 21 aprile 2025 alle ore 7:35 nella sua residenza a Casa Santa Marta, in Vaticano. L’annuncio ufficiale è arrivato dalla Sala Stampa Vaticana tramite il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa: «Con profondo dolore annuncio che il nostro Santo Padre Francesco è tornato alla Casa del Padre». La causa del decesso, certificata dal professor Andrea Arcangeli, direttore della Sanità vaticana, è un ictus cerebrale seguito da un collasso cardiocircolatorio irreversibile, su un quadro clinico già compromesso da problemi respiratori e altre patologie croniche.

Un pontificato segnato dall’umiltà

Jorge Mario Bergoglio, eletto Papa il 13 marzo 2013, ha guidato la Chiesa per 12 anni con uno stile semplice e vicino alla gente. Primo Pontefice latinoamericano e gesuita, Francesco si è distinto per la sua attenzione ai poveri, ai migranti e alla pace, scegliendo di vivere a Casa Santa Marta invece che negli appartamenti pontifici. Tra i momenti più iconici del suo pontificato, spicca la messa solitaria in Piazza San Pietro il 27 marzo 2020, durante il lockdown per la pandemia di Covid-19. In una piazza deserta, sotto la pioggia, Francesco impartì la benedizione Urbi et Orbi, un’immagine di speranza e forza spirituale che commosse il mondo, mostrando un Papa ancora in salute nonostante i suoi 83 anni.

Il declino della salute: la svolta del 2022

Fino al 2021, Papa Francesco manteneva un’immagine di energia e vitalità, capace di affrontare viaggi apostolici e un’agenda intensa, nonostante problemi pregressi come l’asportazione di parte di un polmone da giovane e dolori da sciatalgia. Il 2020, anno della messa solitaria, lo mostrava ancora in grado di affrontare momenti di grande impatto emotivo e fisico. Tuttavia, il 2022 segna l’inizio di un visibile peggioramento.

A partire dalla primavera del 2022, Francesco inizia a soffrire di gonartrosi (artrosi al ginocchio destro), che gli causa forti dolori e difficoltà a camminare. A maggio, durante un’udienza nell’Aula Paolo VI, appare per la prima volta in pubblico su una sedia a rotelle, un’immagine che segna un cambiamento profondo nella percezione della sua salute. In un’intervista al Corriere della Sera (3 maggio 2022), parla di un “legamento lacerato” e di un’infiltrazione al ginocchio, rifiutando un intervento chirurgico: «Ci vuole un po’ di umiliazione», dice, accettando i limiti con serenità. Da quel momento, la sedia a rotelle diventa una presenza costante negli eventi ufficiali, come la Messa di Natale 2022.

L’aggravarsi delle condizioni

Il 2023 porta nuove sfide. A marzo, Francesco viene ricoverato d’urgenza al Policlinico Gemelli per una polmonite acuta, un episodio che solleva preoccupazioni sulla sua capacità di continuare il pontificato. A dicembre 2023, un’ulteriore infiammazione polmonare lo costringe a limitare le apparizioni pubbliche, come l’Angelus. In questo periodo, molti notano un gonfiore al viso, probabilmente legato a terapie cortisoniche per i problemi respiratori, un effetto collaterale che accentua la percezione di fragilità.

Nel 2024, le condizioni si stabilizzano solo temporaneamente. A febbraio 2025, un nuovo ricovero al Gemelli per una polmonite bilaterale polimicrobica aggrava il quadro, con bollettini medici che descrivono uno stato «critico ma stazionario». Francesco soffriva anche di ipertensione, diabete di tipo II e bronchiectasie multiple, che complicavano il suo stato. Dopo le dimissioni il 23 marzo 2025, torna a Casa Santa Marta in convalescenza, riuscendo a celebrare la benedizione Urbi et Orbi per la Pasqua il 20 aprile, delegando però la lettura a monsignor Ravelli per la fatica. Poche ore dopo, il 21 aprile, un ictus improvviso e un attacco cardiaco pongono fine alla sua vita.

I riti funebri e il conclave

La sera del 21 aprile, il cardinale Farrell ha presieduto il rito della constatazione della morte, e l’Anello del Pescatore è stato distrutto, segnando la fine del pontificato. La salma sarà traslata nella Basilica di San Pietro il 23 aprile per l’omaggio dei fedeli. I funerali si terranno tra il 25 e il 27 aprile, secondo l’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. Il conclave per eleggere il nuovo Pontefice inizierà tra il 6 e l’11 maggio 2025. Nel suo testamento, datato 29 giugno 2022, Francesco ha chiesto di essere sepolto a Santa Maria Maggiore, affidandosi alla Vergine Maria.