È «sempre più probabile» che il 2024 sarà l'anno più caldo mai registrato, nonostante con luglio sia terminata la serie di 13 record consecutivi (in quanto luglio 2023 è stato in media più caldo) e sia terminato anche il fenomeno climatico chiamato "El Niño".

Negli ultimi 12 mesi la temperatura media globale è di 0,76 gradi al di sopra della media 1991-2020 e di 1,64 gradi al di sopra della media preindustriale 1850-1900. La differenze media per i mesi rimanenti di quest'anno dovrebbe scendere di almeno 0,23 gradi affinché il 2024 non sia più caldo del 2023 ma ciò è accaduto raramente nell'intero set di dati «rendendo sempre più probabile che il 2024 sarà l'anno più caldo mai registrato», spiega il servizio europeo Copernicus.

In Italia fine settimana bollente

E in Italia si avvicina una fine settimana bollente con un aumento dell'allerta caldo, testimoniato dalla crescita del numero dei bollini rossi e arancioni del ministero della Salute che indicano rischi per la salute. I bollini rossi sabato saranno 9 (se ne contano 8 venerdì) e i bollini arancioni 11 (rispetto ai 6 indicati sempre per venerdì).

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Se oggi sono da bollino rosso Perugia e Roma, venerdì si aggiungeranno all'elenco Brescia, Campobasso, Frosinone, Latina, Palermo e Rieti. Sabato i bollini rossi, sempre secondo il bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute che prende in considerazione 27 centri urbani, saranno gli stessi di venerdì con in più Firenze.

Quanto ai bollini arancioni, che indicano il rischio caldo per i più fragili, dai 7 di oggi (Brescia, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo e Rieti) si passerà ai 6 di venerdì (Bolzano, Firenze, Genova, Napoli, Verona e Viterbo) per poi salire a 11 sabato (Bologna, Bolzano, Civitavecchia, Genova, Messina, Napoli, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo).