Dopo giorni di negoziati, un veto posto dagli Stati Uniti e il timore di un secondo stop, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede maggiori aiuti per la popolazione della Striscia di GazaDi fatto però non chiede un cessate il fuoco immediato. Il testo è passato con il voto favorevole di 13 Paesi membri, mentre gli Stati Uniti e la Russia si sono astenuti. E se Israele ringrazia gli Usa per aver mostrato il suo sostegno, per Hamas la risoluzione votata dal Consiglio di Sicurezza «non è una misura sufficiente».

La risoluzione prevede «pause e corridoi umanitari urgenti ed estesi in tutta la Striscia di Gaza per un numero sufficiente di giorni per consentire un accesso umanitario completo, rapido, sicuro e senza ostacoli». Il testo della risoluzione presentata dagli Emirati Arabi Uniti su Gaza è stato «ammorbidito» per poter essere finalmente approvato. Non chiede un cessate il fuoco immediato, ma stabilisce quando e come portare maggiori aiuti a Gaza.

Nel testo concordato è scritto anche quando e come creare le condizioni per porre fine o almeno sospendere i combattimenti nella Striscia di Gaza. Il punto di maggior attrito tra i Paesi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è stato sul ruolo di Israele nel decidere quali aiuti possono arrivare e se chiedere un cessate il fuoco, la cessazione o la sospensione delle ostilità.

L'ambasciatrice degli Emirati Lana Zaki Nusseibah ha parlato di «miracolo di Natale che tutti speravamo, per inviare un messaggio positivo alla gente di Gaza che soffre di condizioni di vita insopportabili».

Un cessate il fuoco umanitario è «l'unico modo per iniziare a soddisfare i bisogni disperati della popolazione di Gaza e porre fine al loro incubo in corso», ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. «La risoluzione del Consiglio di Sicurezza può finalmente contribuire a raggiungere questo obiettivo, ma nell'immediato è necessario molto di più», ha affermato. «Guardando al lungo termine, sono estremamente deluso dai commenti di alti funzionari israeliani che mettono in discussione la soluzione dei due Stati», ha proseguito, aggiungendo che «il vero problema» è l'offensiva di Israele che sta «creando enormi ostacoli alla distribuzione degli aiuti umanitari all’interno di Gaza».