Un ventenne ha perso la vita cadendo dal tetto, Macron non ha dichiarato lo stato d'emergenza ma si è rivolto alla famiglie chiedendo di tenere i giovanissimi a casa
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La rivolta per la morte di Nahel non si placa. In Francia la protesta accende mille fuochi, saccheggia i centri commerciali e i supermercati di banlieue ma da ieri anche i negozi nel centro delle città.
Si scatena contro tutti i simboli dello Stato, dalle carceri alle caserme, dai municipi ai commissariati. Poco meno di mille i fermati nella terza notte, 250 feriti tra le forze dell'ordine, nel pomeriggio di ieri la notizia del primo morto nelle proteste: un ventenne deceduto cadendo dal tetto di un supermercato a Rouen, nel nord.
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Macron non ha dichiarato lo stato d'emergenza, come molti prevedevano, ma si è rivolto alle famiglie dei minorenni che partecipano alle violenze, chiedendo di tenere i giovanissimi a casa. Anche i social, dove i black bloc si coordinano, sono stati chiamati alle loro responsabilità.
Intanto però, temendo il peggio, il governo ha ordinato anche l'impiego dei mezzi blindati, ha annullato concerti, eventi pubblici, feste di quartiere e nelle scuole, e ha accorciato alle 21 le corse degli autobus e dei tram.