I due giovani, un italiano e un marocchino, si allenavano per poter essere pronti ad arruolarsi nello Stato Islamico
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Fermati a Palermo due uomini sospettati di terrorismo internazionale. Si tratta di Giuseppe Frittitta, 24 anni, e Ossama Ghafir, 18 anni. Il primo, di origini italiane, ha sposato una donna marocchina e ha cominciato a farsi chiamare col nome di Yusuf. Camionista siciliano, residente a Bernareggio (Monza Brianza), è indagato per istigazione a delinquere, avendo inneggiato per lo Stato Islamico sui social network dopo la sua conversione all’Islam. Il diciottenne marocchino, residente a Cerano, nel Novarese, ha convinto Yusuf a radicalizzarsi, proponendo perfino di andare in Siria e Turchia a combattere.
I due praticavano soft air per mantenersi in allenamento, preparandosi per attività di sabotaggio e uso delle armi al fine, secondo gli investigatori, di poter essere pronti all’arruolamento tra le file dell’Isis.
Altro punto focale della vicenda lo ha avuto una jihadista americana, con cui Frittitta ha intrattenuto per mesi rapporti online. La donna, di cui si sta cercando di rintracciare le generalità, ha fornito informazioni segrete a riguardo delle zone in cui si stanno perpetrando le battaglie dello Stato Islamico.
Ghafir e Frittitta si tenevano costantemente aggiornati sulle azioni kamikaze, scaricando filmati a contenuto terroristico e diffondendo materiale sui social network. Secondo i magistrati i due sarebbero “lupi solitari”, con l’intenzione di intraprendere il jihad senza un fine preciso, ma motivati solo dall’odio crescente verso i “Kuffar”, parola araba utilizzata con numerose accezioni per indicare chi non crede nel Dio islamico.