Colpo di scena a Montecitorio durante la riunione del Parlamento in seduta comune per l'elezione del Csm: 'salta' il nome di Giuseppe Valentino indicato da Fdi. M5S si mette di traverso, mettendo così a rischio l'accordo tra maggioranza e opposizione per l'elezione dei dieci componenti laici. I dubbi grillini e, sembra, anche del Pd, su Valentino, avrebbero costretto il partito di Giorgia Meloni a cambiare in corsa l'attuale presidente della Fondazione di An (che comunque ha rinunciato alla candidatura). E al posto di Giuseppe Valentino, che risulta indagato in un processo di 'ndrangheta, si invita a convergere sul nome di Felice Giuffrè.

Questo l'elenco dei candidati sui quali si conferma l'intesa tra maggioranza e opposizione: Isabella Bertolini, Daniela Binachini, felice Giuffré, Rosanna Natoli, Claudia Eccher, Fabio Pinelli, Enrico Aimi, Roberto Romboli, Michele Papa, Ernesto Carbone.

Raccontano che dopo momenti di forte tensione i partiti avrebbero ripreso in mano il bandolo della matassa per scongiurare il peggio: da qui la proposta di 'ripartire' con tutti i nomi già presentati, eccetto quello di Valentino, sostituito da Giuffrè. Resta da capire, a questo punto, se anche i dieci candidati proposti, compresi quelli dell'opposizione, riusciranno ad essere eletti.

«Per quanto vergognosa, inconcepibile e bugiarda nessuna palata di fango potrà mai scalfire la mia credibilità, la mia onorabilità e la mia onestà. Ritiro per questo motivo la mia candidatura al Csm», ha detto Giuseppe Valentino, indicato da Fratelli d'Italia come membro laico del Csm.

Le reazioni

«Un galantuomo come Peppino Valentino si è tirato fuori dalla corsa per il Csm dopo essere stato mascariato con un vergognoso metodo goebbelsiano dai Cinquestelle. Valentino ha dimostrato ancora una volta dì essere un signore, un nobiluomo integerrimo con un forte senso dello Stato che ha anteposto gli interessi della Nazione rinunciando a un'elezione meritata ed essendo vittima dell'ennesima, triste pagina del giacobinismo», afferma Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.

«Il passo indietro di Giuseppe Valentino, penalista di alto spessore, dimostra la sua onestà e soprattutto l'alto senso di responsabilità nei confronti del ruolo di giudice del Csm che gli era stato proposto. La sua nota onorabilità non può essere intaccata da una macchina del fango a orologeria che solo un finto fronte 'progressista' può attuare. Vergognoso il fango che gli è stato gettato addosso, nessuno osi mettere in discussione la sua professionalità. Riprovevole la notizia priva di reale sostanza uscita, non a caso, solo a votazione iniziata». Così il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti.