Aumentano le diseguaglianze globali. È questa la fotografia che Oxfam lancia alla vigilia del meeting annuale del World Economic Forum a Davos. Nel nostro Paese non va meglio
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Aumentano le disuguaglianze globali: un élite di 2.153 ‘Paperoni’ mondiali possiede una ricchezza superiore al patrimonio di 4,6 miliardi di persone, mentre alla metà più povera della popolazione rimane meno dell’1%. È questa la fotografia che Oxfam lancia alla vigilia del meeting annuale del World Economic Forum a Davos.
La ricchezza globale, in crescita tra giugno 2018 e giugno 2019, secondo l'Oxfam, resta dunque saldamente concentrata al vertice della piramide distributiva.
La situazione in Italia
Nel nostro Paese a metà del 2019 la quota di ricchezza in possesso dell'1% più ricco superava la quota di ricchezza complessiva detenuta dal 70% degli italiani più poveri sotto il profilo patrimoniale. Nell'ultimo ventennio la ricchezza dei più facoltosi è aumentata del 7,6%, quella del 50% dei più poveri invece è diminuita del 36,6%.
Forti le disparità nella distribuzione dei redditi
In un mondo in cui il 46% di persone vive con meno di 5.50 dollari al giorno, restano forti le disparità nella distribuzione dei redditi, soprattutto per chi svolge un lavoro. Con un introito medio da lavoro pari a 22 dollari al mese nel 2017, un lavoratore collocato nel 10% con retribuzioni più basse, avrebbe dovuto lavorare quasi tre secoli e mezzo per raggiungere la retribuzione annuale media di un lavoratore del top-10% globale. In Italia, la quota del reddito da lavoro del 10% dei lavoratori con retribuzioni più elevate (pari a quasi il 30% del reddito da lavoro totale) superava complessivamente quella della metà dei lavoratori italiani con retribuzioni più basse (25,82%).