Il premier alla Camera prima del varo del nuovo decreto: «Misure modulate in base alle differenti criticità individuate nei territori». Il ministro Boccia al termine del confronto con gli enti locali: «Ristori immediati per chi subirà provvedimenti più stringenti»
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«La strategia va modulata in base alle differenti criticità individuate nei territori». Sono le parole del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che interviene alla Camera prima del varo del nuovo Dpcm. «Il prossimo decreto individuerà 3 aree corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive. L'inserimento delle Regioni avverrà con ordinanza del ministro della Salute».
«Questi scenari dovranno tener conto - ha spiegato il premier - dell'indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell'occupazione dei posti letto negli ospedali. Ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome. L'rt nazionale è a 1,7 ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un'alta probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese».
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«Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio» salvo esigenze di lavoro, studio e salute. Misure più stringenti rispetto a quelle attualmente in vigore saranno poi adottare a livello nazionale, in particolare il premier ha parlato di limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda. «Per l'intero territorio nazionale - ha spiegato Conte - intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre. Nel Dpcm si prevede anche integralmente la didattica a distanza per le scuole di secondo grado e la riduzione al 50 % del limite di capienza dei mezzi pubblici locali».
Ristori immediati per le Regioni con misure più forti
«Alle misure nazionali unitarie si sommeranno misure territoriali correlate alla condizione epidemiologica della singola regione. Da parte del governo c'è la totale disponibilità nel garantire ristori in tempi immediati per le attività dei territori che attueranno misure ulteriormente restrittive». Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al termine del confronto con le Regioni e gli Enti locali sulle nuove misure di contenimento del virus. «La salute e la difesa della vita hanno per il governo la priorità assoluta e così come avvenuto nella prima fase, ogni esigenza economica sarà oggetto di interventi immediati che hanno dimostrato di essere poi in grado di far ripartire il Paese come è già accaduto nel terzo trimestre - ha aggiunto -. Anche questa seconda ondata di contagio che ha toccato tutti i Paesi europei, va affrontata con rigore massimo e con la leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali alla quale ci richiama la Costituzione e che ci ricorda continuamente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella».