Dopo due anni di pandemia i fedeli hanno potuto di nuovo prendere parte alla celebrazione al Colosseo. La tredicesima stazione affidata a Irina e Albina, nonostante le polemiche delle scorse ore
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Dopo due anni di forti limitazioni a causa della pandemia, diecimila persone hanno assistito alla Via Crucis al Colosseo con Papa Francesco. Il percorso della Via Crucis di quest’anno ha previsto 5 stazioni all’interno del Colosseo e 9 all’esterno, con la croce affidata attraverso le stazioni a undici famiglie, una coppia di giovani sposi, una di sposi anziani e una coppia di nonni.
Variazione alla XIII stazione. Una donna russa e una ucraina, Albina e Irina - due amiche, specializzanda una e infermiera l'altra -, come deciso dal Vaticano, hanno portato la Croce nonostante le polemiche sollevate dagli ucraini. Ma lo hanno fatto nel silenzio. Orazio Coclite, voce storica della Via Crucis, ha detto: «Di fronte alla morte, il silenzio è più eloquente delle parole. Ognuno preghi nel proprio cuore per la pace nel mondo». È seguito un silenzio per tutta la durata della meditazione, che appunto è stata cancellata.
«Signore, converti al tuo cuore i nostri cuori ribelli, perché impariamo a seguire progetti di pace; porta gli avversari a stringersi la mano, perché gustino il perdono reciproco; disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perché dove c'è l'odio fiorisca la concordia». Con questa preghiera Papa Francesco, in un tweet, era tornato a chiedere la pace poco prima dell'inizio della Via Crucis.