L'efferato crimine avvenne il 3 marzo del 2022 con il corpo che fu bruciato all'interno di una Fiat 600. Secondo gli investigatori fu ridotto in fin di vita in un'abitazione a Marigliano
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Era ancora vivo, Domenicantonio Vellega, quando il suo corpo fu bruciato all’interno di una Fiat 600 trovata il 3 marzo 2022 dai carabinieri ad Acerra, nel Napoletano. I militari dell’Arma hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Nola a carico di M. M. e F. M., rispettivamente di 39 e 51 anni. I due conviventi devono rispondere di omicidio aggravato.
L’uomo, secondo gli investigatori, era stato ridotto in fin di vita all’interno della loro abitazione a Marigliano. Poi i due sospetti lo avevano messo nell’auto che fu data alle fiamme quando la vittima era ancora agonizzante. I due indagati sono ora nell’Istituto penitenziario maschile di Napoli-Poggioreale e in quello femminile di Pozzuoli.
Grazie alle indagini e agli accertamenti tecnico-scientifici, i carabinieri sono stati in grado di escludere l’ipotesi di un suicidio avanzata in prima istanza, nonostante alcuni tentativi degli indagati di sviare le indagini.