Una nuova speranza di cura arriva per le donne colpite da tumore al seno triplo negativo metastatico, per le quali ad oggi le armi terapeutiche a disposizione sono molto ridotte. L'immunoterapia - che punta a risvegliare il sistema immunitario contro il cancro - in combinazione con la chemioterapia si è infatti dimostrata efficace, portando ad un aumento di sopravvivenza quasi doppio rispetto alle donne trattate con la sola chemioterapia. Il risultato arriva dallo studio 'Impassion 130', condotto su 900 pazienti afferenti a centri in vari Paesi del mondo e presentato oggi al congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo), ottenendo la contemporanea pubblicazione sul New England Journal of Medicine. Si tratta, spiega Giuseppe Curigliano, docente di Oncologia medica all'Università di Milano e direttore della divisione Sviluppo nuovi farmaci e terapie innovative all'Istituto europeo di oncologia (Ieo), del "primo studio positivo di immunoterapia per le donne colpite da questo tipo di tumore e che esprimono il recettore pdl1. Le pazienti sono state divise in due gruppi; uno è stato trattato con un farmaco immuniterapico (atezolizumab) in combinazione con un farmaco chemioterapico (nabpaclitaxel) ed il secondo ha invece ricevuto solo la chemioterapia". I risultati, afferma, «sono stati sorprendenti: le pazienti trattate in prima linea con la immunoterapia e chemio avevano infatti una sopravvivenza quasi doppia rispetto alle altre, pari a 25 mesi contro 15 del secondo gruppo».