All'accusa di essere un no-vax: «Per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda. L'ho fatto per necessità dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida»
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«Ho preso il virus perché ho cercato di prenderlo, e, al contrario di molti vaccinati, per contagiarmi ho fatto una fatica tremenda». Lo ha confessato l'ex pilota di MotoGp Marco Melandri in un'intervista su Mow (mowmag.com). «Ho fatto apposta per potere essere in regola almeno per qualche mese e non è stato nemmeno facile”, ha spiegato. «Mi sono dovuto contagiare per necessità, dovendo lavorare e non considerando il vaccino un’alternativa valida».
L'ex pilota sta bene «fin dall’inizio del tutto asintomatico. Sono già negativo da un pò di tempo, ma chi non ha il Green pass deve comunque rimanere in castigo per dieci giorni. Per me il Green pass era e rimane un ricatto - ha detto - lo userò solo per lavoro e se devo accompagnare mia figlia. Sono disposto a utilizzarlo solo per lo stretto necessario».
All'accusa di essere un no-vax, Melandri ha replicato: «Io non ho niente contro i vaccinati, come chiaramente non ho nulla contro i non vaccinati. Io sono contro le violazioni della libertà».