Nelle misure varate nella notte dal Consiglio dei ministri anche l'acquisto da parte della Protezione civile di 5mila impianti di ventilazione assistita
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Le udienze rimarranno ferme fino al 31 maggio e inoltre sarà potenziato il Sistema sanitario nazionale per fronteggiare l'epidemia di coronavirus, che finora ha provocato 197 morti e 3.916 contagiati. Queste le misure varate nella notte dal Consiglio dei ministri che consentiranno l’assunzione di 20mila professionisti, tra medici, infermieri e operatori sanitari.
Le misure nel settore Sanità
Tra le misure previste per potenziare il Ssn è compreso l'acquisto da parte delle Protezione civile di cinquemila impianti di ventilazione assistita e i relativi materiali indispensabili per il funzionamento dei ventilatori. Prevista anche la possibilità per la Protezione civile di requisire anche a privati presidi sanitari o medico chirurgici, beni mobili ma anche immobili per l'assistenza e l'ospitalità dei contagiati. Al proprietario verrà «corrisposta una somma di denaro a titolo di indennità di requisizione».
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Le nuove assunzioni
Nel piano si prevede inoltre l'arruolamento dei medici di medicina generale «per la durata dell'emergenza epidemiologica». E anche degli specializzandi e dei medici in pensione: «Le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale - si legge nel testo - fino al perdurare dello stato di emergenza, possono conferire, incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa, di durata non superiore a 6 mesi, prorogabili in ragione del perdurare dello stato di emergenza a infermieri, operatori socio sanitari e a medici specialisti, in anestesia, rianimazione, terapia intensiva e del dolore, malattie dell'apparato respiratorio, malattie infettive e tropicali, medicina d’emergenza urgenza, medicina interna, malattie dell'apparato cardiovascolare, radiodiagnostica, igiene e medicina preventiva e specializzazioni equipollenti nonché a medici specializzandi, iscritti all’ultimo e al penultimo anno di corso delle medesime scuole di specializzazione».
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Udienze rinviate
Per quanto riguarda la giustizia, è previsto un ponte di sospensione feriale di 15 giorni, per 'traghettare' i tribunali e le procure verso le nuove misure di contenimento del contagio da Covid-19. La stretta sugli uffici giudiziari fino al 31 maggio salvo diverse disposizioni in corso. Il decreto stabilisce infatti «la previsione del rinvio delle udienze a data successiva al 31 maggio 2020 nei procedimenti civili e penali», con una serie di eccezioni specificate.
Saranno inoltre ridotti gli orari di apertura al pubblico degli uffici giudiziari, fino a prevedere la sospensione dell'attività di apertura. Il decreto prevede «la limitazione dell’accesso agli uffici giudiziari ai soli soggetti che debbono svolgervi attività urgenti» e «la limitazione dell’orario di apertura al pubblico degli uffici o, in ultima istanza e solo per i servizi che non erogano servizi urgenti, la sospensione dell’attività di apertura al pubblico».