Si spacciavano per delegati di due importanti studi notarili raccontando di avere un consistente lascito per la chiesa stabilito dall'atto della giornalista bresciana. Caccia ai truffatori
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Il nome di Nadia Toffa sfruttato per una truffa che mirava a raggirare i parroci di alcune parrocchie di Brescia e provincia mettendo in ballo un finto testamento. Dalle segnalazioni è emerso che due finti incaricati si sono presentati ai parroci raccontando di avere un consistente lascito per la chiesa stabilito dal testamento della giornalista bresciana de Le Iene, morta a soli 40 anni per un tumore, spacciandosi per i delegati di due importanti studi notarili di Brescia, ovviamente all'oscuro di tutto. In cambio i due hanno chiesto tra i 2 e i 3mila euro di anticipo, per pagare spese notarili e tassa di successione. A segnalare tutto sono stati proprio diversi sacerdoti che, fiutato l'inganno, hanno avvertito i carabinieri e i militari. Da qui le indagini per risalire ai truffatori.
Così i truffatori sfruttavano il nome di Nadia Toffa
I tentativi di raggiro sarebbero al momento già tre, nessuno dei quali fortunatamente riuscito grazie al buon senso dei parroci, che hanno preso tempo e hanno verificato telefonicamente l'effettivo (non) coinvolgimento degli studi notarili citati. Partendo dai dati Iban e dalla carta prepagata che i truffatori hanno lasciato ai parroci, i carabinieri stanno indagando per risalire ai responsabili. Sia le forze dell'ordine che tutti i notai di Brescia, rappresentati dal Consiglio notarile, raccomandano di fare massima attenzione, e di segnalare immediatamente l'eventuale tentativo di truffa.
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