In una Londra che da giorni registra il tutto esaurito, Re Carlo e Camilla sono stati incoronati: un evento a cui hanno assistito migliaia di persone, seguita in mondovisione da milioni, per dimostrare che il Regno Unito conta ancora. Una cerimonia religiosa di due ore, all'interno dell'abbazia di Westminster, teatro di tutte le incoronazioni dai tempi di Guglielmo il Conquistatore: la sceneggiatura è medioevale, intessuta di tradizioni e storia britannica.

Sotto una pioggia battente, come era stato per l'incoronazione della madre, Elisabetta II, è stata una festa sgargiante, con l'armamentario di broccati, mantelli ed ermellini che solo la monarchia britannica non ha relegato in soffitta. A guardarlo, ci sono un centinaio di capi di Stato che fanno per un giorno di Londra la capitale del mondo.

Leggi anche

Ci sono anche i rappresentanti delle monarchie di tutto il mondo (una novità rispetto al passato quando l'incoronazione veniva considerata una cerimonia che sanciva il legame tra il re e il suo popolo e dunque non c'era posto per altri monarchi). Carlo assicura di essere stato investito «non per essere servito, ma per servire», l'arcivescovo di Canterbury lo invita «a vivere la vita per il bene degli altri».

Di fronte c'è un Paese che fatica a riprendersi dalla crisi pandemica e dalla Brexit, che secondo l'Fmi è l'unica economia del G7 che non ha ripreso la corsa, con un'inflazione ostinatamente alta, uno standard di vita che scende, e una popolazione stremata dal caro prezzi: crescono soprattutto i costi di cibo e bevande, tanto che sono sempre di più i cittadini costretti a dover fare ricorso alle 'banche del cibo'.

Sale sul trono un re accompagnato dalla donna che è la sua amante di sempre, divorziata dal suo primo marito: Camilla per anni è stata la donna più detestata del Regno Unito perché considerata la causa dei dolori di Diana, la principessa del popolo.

Lei, imperterrita, forse lei stessa stupita da tanta strada percorsa, ha scelto una corona, quella della regina Mary, che non sfoggia l'enorme diamante Koh-i Noor, troppo evocativa del passato coloniale del Paese. Mette in mostra invece la famiglia del primo matrimonio, figli e nipoti sono alla ribalta. Non sono presenti invece gli Spencer, la famiglia di Diana.

Il re ha fatto capire che vuole una monarchia snella, al passo con i tempi, vicina alla gente, simile a tante famiglie 'allargate' nel Paese (cosa che ha suscitato qualche critica, a partire dalla piu' tradizionalista sorella Anna). Carlo punta a una monarchia inclusiva: nell'abbazia ci sono Rishi Sunak, che è hindu, il sindaco di Londra, Sadiq Khan, musulmano, il premier scozzese, Humza Yousaf, anche lui musulmano.

Le trappole per lui sono dietro l'angolo: ne ha avuto un assaggio con l'invito dell'arcivescovo di Canterbury ai britannici a giurare pubblicamente fedeltà al monarca. Si è scatenato un putiferio, tanto che il biografo e amico personale, Jonathan Dimbley, si è affrettato a puntualizzare che il monarca trova l'idea "ripugnante". Solo un principe del sangue, il figlio William, il principe del Galles, si inginocchia dunque per rendergli omaggio e dichiararsi "fedele nella vita e nella morte".

Lontano, livido, con il sorriso tirato c'è suo fratello: è solo in terza fila, il principe Harry, l'ultimo ad arrivare e il primo a ripartire appena un'ora dopo la conclusione della cerimonia. La distanza tra lui e la Famiglia reale non è mai stata maggiore: è arrivato da solo, senza la moglie Meghan che lo ha trascinato oltre Atlantico; torna precipitosamente a casa, in California, per festeggiare il compleanno del figlio Archie e anche per non affrontare l'imbarazzo di una Famiglia che non ha digerito gli strali da lui lanciati nella sua biografia, Spare. Sul balcone di Buckingham Palace, al termine, non ci sono né lui, né il principe Andrea, il discusso fratello minore del re, che imbarazza la monarchia.

Sono perfetti invece per dare magia all'alchimia della cerimonia George, Charlotte e Louis, quest'ultimo - cinque anni appena compiuti - che non si vergogna di sbadigliare e che, a un certo punto, parlotta con la sorella e sparisce dai banchi (vi tornerà qualche minuto più tardi). Inizia l'era di Carlo e domani si festeggia al castello di Windsor con un concerto in cui canterà anche Andrea Bocelli.