Maxi sequestro da 141 milioni di euro tra beni mobili e immobili eseguito dalla guardia di finanza di Brescia nei confronti di Lanfranco Cirillo, imprenditore conosciuto come l'architetto di Vladimir Putin e di altri 44 oligarchi.

Il 63enne è accusato di reati fiscali e tributari. Tra i beni sequestrati ci sono abitazioni di lusso, conti correnti, denaro contante, gioielli, opere di arte moderna e contemporanea di autori famosi e persino un elicottero.

L’ imprenditore originario di Treviso, arrivato a Brescia all’inizio degli anni ’90, è partito a metà della stessa decade per la Russia, dove nei due decenni successivi è divenuto acclamatissima archistar di 44 oligarchi russi (ma non di Putin, assicura lui), è finito nel mirino della Procura di Brescia.

In particolare, Cirillo è indagato in quanto non avrebbe dichiarato redditi per decine di milioni di euro per gli anni dal 2013 al 2019, pur mantenendo in Italia il centro dei propri interessi familiari, affettivi ed economico-patrimoniali. Le attività di indagine si sono incentrate sulla constatazione di notevoli manifestazioni di ricchezza del tutto sproporzionate rispetto ai redditi imponibili dichiarati, per le quali non sono state fornite giustificazioni idonee ad acclararne la liceità sul piano fiscale.

Il gip di Brescia, sulla base del quadro probatorio emerso, ha disposto il sequestro preventivo per sproporzione. Tra i beni sequestrati lussuose abitazioni, un elicottero, disponibilità bancarie, denaro contante, gioielli, opere di arte moderna e contemporanea di autori famosi, nonché svariati altri beni di lusso.