L'associazione no profit per la tutela dei consumatori si appella al Governo: «Si dichiari subito lo stato di crisi energetica trovando accordi con società e produttori per definire il prezzo amministrato»
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Dopo «il fallimento delle trattative europee sul prezzo dell'energia», Assoutenti (Associazione no profit per la tutela dei consumatori) chiede al Governo di «fare in fretta e di adottare da subito misure in grado di far scendere nell'immediato le tariffe di luce e gas. In caso contrario famiglie e imprese andranno incontro ad un nuovo maxi rincaro delle bollette a partire dal prossimo 1 aprile, in occasione dell'aggiornamento trimestrale delle tariffe».
«Basta rinvii sulle bollette - dice il presidente dell'associazione Furio Truzzi -. I consumatori non possono aspettare maggio per ottenere un calo dei prezzi, perché è oramai da 6 mesi, ossia dallo scorso ottobre, che stanno subendo le conseguenze dei pesanti rincari in bolletta. Già oggi è possibile apportare cambiamenti in tema di energia, modificando le tariffe del mercato tutelato e bloccando la speculazione legale che si registra sui mercati, ricorrendo a tariffe amministrate per elettricità e gas. Se si vuole evitare il disastro economico, favorire la ripresa del paese e dei consumi e fermare l'inflazione, il costo dell'energia va tagliato subito, non certo a maggio» aggiunge.
In un anno, spiega Truzzi, «il Pun (prezzo di riferimento dell'energia elettrica secondo la borsa elettrica italiana) è passato da 0,06 euro a kwh a 0,35 euro, con un aumento del 500%, escalation che farà scattare nuovi aumenti delle bollette ad aprile. Il Governo incontri le parti sociali ispirandosi al modello di Carlo Azeglio Ciampi della concertazione sociale e dell'inflazione programmata, e dichiari subito lo stato di crisi energetica trovando accordi con società e produttori per definire il prezzo amministrato, unica strada che consentirà di salvare famiglie, imprese ed economia».