Il drammatico episodio si è consumato in località Corno. La ragazza originaria di Verona si era allontanata dalla riva con un materassino insieme alla sorella di 17 anni e al fratello che all’improvviso ha cominciato ad annaspare. Inutili i tentativi di rianimarla
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Un sabato d'agosto al lago insieme alla propria famiglia che si è purtroppo trasformato in un incubo mortale. Nel pomeriggio di ieri è annegata nel lago di Garda una ragazza ventenne di Verona, Anna Lorenzi. L'episodio si è consumato in località Corno, a Garda, di fronte ad un bar, ad una trentina di metri dalla riva.
Per divertirsi Anna, che avrebbe compiuto 21 anni la vigilia del prossimo Natale, si è lanciata in acqua su un materassino insieme al fratello 14enne e alla sorella di 17 anni. La corrente li ha portati in breve tempo oltre le boe, in un punto a 30 metri dalla riva dal quale anche per il padre, che li sorvegliava dalla spiaggia, era impossibile intervenire con rapidità.
Qui è accaduto l'impensabile: il fratello ha iniziato ad annaspare per la fatica del tragitto e Anna non ci ha pensato un attimo ed è corsa in suo soccorso, gli ha sorretto il corpo finché le forze l'hanno aiutata, poi è scomparsa tra i flutti. Le grida disperate d'aiuto sono state sentite fino a riva.
Due ragazzi si sono tuffati e hanno riportato in salvo il fratello. Anna invece è stata persa di vista e per un probabile malore o per affaticamento è andata a fondo senza riemergere.
Mentre i familiari seguivano da terra le operazioni di soccorso, sul luogo dell'incidente si sono recati gli uomini della capitaneria di porto e i sanitari del Suem con una idroambulanza, oltre ai vigili del fuoco che dall'alto con un elicottero hanno perlustrato l'area.
Pochi minuti e il corpo di Anna è stato ripescato. La giovane era finita in una conca del fondale a sei metri di profondità. Per lunghi minuti si è cercato di rianimare la ragazza ma ogni tentativo è stato inutile. L'unico a voler parlare dell'accaduto è stato, attraverso Facebook, Valerio Rossetti, il parcheggiatore di punta Corno. In risposta alle teorie no vax dei 'navigatori' della rete sulle cause dell'incidente ha risposto secco: «Ho visto il volto del fratello, della sorella e del padre. Naturalmente li ho fatti uscire dal parcheggio che gestisco dopo che sono stati accompagnati dalla polizia locale. Se qualcuno si permette di dire cazzate bisognerebbe andarli a trovare di persona. Per il resto rip Angioletto».