Si inasprisce la crisi tra la Russia e l’Ucraina. In queste ore, a prendere la parola anche i ministri degli Esteri del G7: «Ci aspettiamo che la Russia attui l'annunciata riduzione delle sue attività militari lungo il confine con l'Ucraina. Non abbiamo visto prove di questa riduzione. Giudicheremo la Russia sui fatti». Tramite una nota, i Paesi hanno sollecitato il Cremlino «a scegliere il percorso della diplomazia, a de-escalare le tensioni, a ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini ucraini, rispettando gli impegni internazionali».

Fronte Ucraina

Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando alla conferenza sulla sicurezza di Monaco ha evidenziato: «Proteggeremo il nostro Paese con o senza l'aiuto dei nostri partner. Il mondo non vuole la guerra, l'Ucraina ha bisogno della pace, abbiamo bisogno della pace». E ancora: «L'Ucraina desidera la pace, l'Europa desidera la pace. Il mondo dice di non volere alcuna guerra, mentre la Russia sostiene di non voler intervenire, qualcuno sta mentendo», ha affermato Zelensky. Ed ha lanciato un monito: se l'Occidente è convinto che la Russia invaderà l'Ucraina, allora agisca adesso. «Abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza. Dite che la guerra sta per iniziare, allora cosa aspettate? Non ci servono le sanzioni quando inizieranno i bombardamenti» ha scandito. E ancora: «Quando ci chiedete cosa si può fare? Molte cose si possono fare, vi possiamo dare una lista».

La richiesta di incontro con Putin

Alla Nato Zelensky ha chiesto un calendario "chiaro" per l'adesione, a Vladimir Putin un incontro per capire cosa vuole. L'Alleanza ci dia un calendario «chiaro e realizzabile in vista dell'adesione» di Kiev, ha detto il leader ucraino, che ha poi proposto un incontro al suo omologo. «Non so quello che vuole il presidente russo, per questo gli propongo di incontrarci», ha sottolineato.

Morti due soldati ucraini

Due soldati ucraini – ricostruisce Adnk - sono stati uccisi oggi e tre feriti oggi nell'est dell'Ucraina, ha poi riferito, ed ha smentito, come già aveva fatto il suo ministro degli Esteri, la notizia di una granata lanciata dal territorio ucraino a quello russo. L'accusa è «semplicemente stupida», ha chiosato Zelensky.

Nato ritira lo staff da Kiev

La Nato ha annunciato il ritiro dello staff da Kiev. «La sicurezza del nostro personale è importante, abbiamo trasferito lo staff a Leopoli e Bruxelles», ha detto un portavoce a Bruxelles, sottolineando che gli altri uffici dell'Alleanza atlantica in Ucraina rimangono operativi.

La Nato non ha fornito dettagli sul numero delle persone trasferite. La sua missione diplomatica a Kiev, una delle più grandi in un Paese che non fa parte dell'Alleanza, conta uno staff con diverse decine di persone. A Kiev c'è anche un ufficio di informazione e documentazione della Nato. Diverse ambasciate, fra cui quella degli Stati Uniti, hanno trasferito il personale a Leopoli, la grande città più a ovest dell'Ucraina, vicino al confine con la Polonia.

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