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Cinque libri da leggere per l’estate. Tra brughiere, fumi di guerra, fiumi di sangue, bugie e amor fou

Riscopriamo qualche classico del passato in questa estate torrida di afa e polemiche letterarie (as usual)

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di Alessia Principe
1 agosto 2024
16:30

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Periodicamente arrivano, servite in tazzina bollente, critiche ben tostate senza zucchero, che puntano a smuovere le pance e creare dibattito (quello di gran moda tira in ballo le scrittrici solo per il gusto di stropicciarle). Qualcuno si lancia in analisi autoptiche sul perché e per come questo autore girovaghi di genere in genere, peccando di nomadismo autoriale (à la guillotine!) Venti del genere spirano dal mare per fare più danni possibile, o solo per spettinare e guastare qualche festa. Prendiamo a prestito Shakespeare (A plague o' both your houses!) e tiriamo dritti agli scaffali senza badare agli spifferi. Ecco sei consigli per sei libri da portare via incartatati per bene (perché i regali che ci facciamo da soli, sono quasi sempre i migliori e come tali vanno onorati).

Cime tempestose (Emily Bronte)

Emily Bronte, trascorse in questo mondo come un vento di brughiera sotto un cielo di ferro. Ha più di due secoli, 206 anni per l’esattezza, compiuti il 30 luglio scorso, ma la sua figura è sempre quella incastonata nel ritratto più noto che le fece il fratello Branwell Bronte, nel 1883: pelle lunare, occhio attento quasi da felino in guardia, i capelli sottili, scuri, appena ondulati. Nacque in pieno inverno nel West Yorkshire e brillò come una supernova. La sua energia, concentrata nell’unica grande folgorazione romanzesca della sua vita, continua a viaggiare negli anni luce risplendendo in Cime tempestose. Il romanzo è narrato attraverso due voci: quella di mister Lockwood, che racconta la storia della governante Nelly, e quella di Nelly stessa, che narra la vicenda dei due protagonisti, Heathcliff e Catherine. Il loro legame, forgiato da una passione maniacale e devastante, è allo stesso tempo precario e persistente. Quando l’abbandono si fa sentire da un lato, nasce dall’altro una vendetta ferina che si consuma nuovamente. La brace diventa cenere, nascondendo la paura, mentre il ricordo si trasforma in un’ombra dietro la finestra, proiettando lo spirito errante, intrappolato nella colpa e nel rimorso. Questo romanzo avvolge chi vi si addentra, sollevandolo in alto e poi facendolo precipitare, deludendolo e frustrandolo, mentre chi cerca redenzione e giustizia dovrà stringere i pugni e affrontare una sontuosa sofferenza.

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Giornalista
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