Ospite di Vis-à-Vis, Diana Zagarella racconta OlivAir, società di cui è co-fondatrice che promette di facilitare la raccolta delle olive salvaguardando il territorio
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Cercava un’idea per un progetto universitario, al secondo anno di Ingegneria meccanica, quando suo padre le racconta le difficoltà che sta avendo nella raccolta delle olive. È in quel momento che ha l’idea di OlivAir, il drone, che ha progettato e testato con i professori di Ingegneria di Roma 3, che crea il vento necessario alla caduta delle olive dall’albero quando sono mature.
«Quando ho presentato il progetto, il mio professore si è fatto una bella risata -ricorda Zagarella ospite de LaCapitale - poi, però, anche lui si è entusiasmato, l’abbiamo testato con un finanziamento dell’Università e ora stiamo per creare il primo prototipo». Diana Zagarella, ingegnere calabrese cresciuta a Roma, con un passato da attrice di teatro, si racconta a Paola Bottero nella puntata di Vis-à-Vis in onda questa sera. Dagli studi de LaCapitale, Zagarella ha spiegato il progetto OlivAir, prima idea, oggi società di cui è co-founder.
«Quando le olive sono mature cadono dall’albero da sole, ma se perdi il momento giusto per raccoglierle rischi che marciscano a terra. Oggi si usano gli scuotitori meccanici, che però rovinano la pianta e sono molto inquinanti, oltre che inutilizzabili nei punti scoscesi. Per questo ho avuto l’idea del drone, così si salvaguarda il territorio e si tutelano gli ulivi secolari. Abbiamo scoperto per caso che era un problema comune e oggi tanti produttori ci stanno chiamando».