L’importanza della comunicazione, Marco Stancati, comunicatore di impresa e docente dell’università La Sapienza di Roma, ospite del Vis a Vis, la comprende molto presto quando da Cosenza si trasferisce a Roma all’età di 9 anni. «Davo a tutti del voi e sembravo un fascista -racconta a Paola Bottero-quindi ho imparato a gestire il tu, il lei e il voi e il mio modo di parlare a seconda di chi avevo davanti, oltre a chiudere le vocali per evitare di essere preso in giro».

Linguaggio, comunicazione e arte sono le parole chiave della sua vita: inizialmente la sua vocazione sembra essere proprio l’arte perché gli piaceva fare quelle che oggi si chiamerebbero installazioni. Racconta quindi le sue prime performance da bambino che già presagivano un futuro da creativo.

Momento fondamentale della sua vita è l’università di Scienze politiche nel corso della quale ha l’onore di seguire lezioni con docenti come: Aldo Moro, Giovanni Leone, Costantino Mortati, Amintore Fanfani, Federico Caffè. È sulle lezioni di Aldo Moro «alle tre di pomeriggio, al buio e con un tono di voce bassissimo» che Stancati racconta un aneddoto simpatico. Le lezioni di diritto penale del segretario della Democrazia Cristiana erano meno frequentate rispetto a quelle di Giovanni Leone e sarà proprio un giovane Marco Stancati a dover spiegare ad Aldo Moro perché lo “storytelling” del futuro Presidente della Repubblica Leone avesse più attrattiva. «Un narratore acchiappa di più di un filosofo», disse Stancati a Moro.

Quella onestà intellettuale insieme al coraggio lo hanno caratterizzato per tutta la sua vita: prima come comunicatore di impresa all’Inail, poi come consulente e docente di Scienze della comunicazione. Sono proprio gli studenti il motivo che ha portato Stancati negli studi de La Capitale in seguito ad una foto postata su Linkedin con i suoi laureati di dicembre.

«Fa parte del patto tra me e loro: non ha senso occuparsi solo se lo studente ha studiato ma per me è importante capire se maneggia i canali, la filosofia, l’approccio della comunicazione di impresa. L’aula è importantissima ma è fondamentale mettere subito i ragazzi a contatto con il mondo del lavoro», ha concluso Stancati.