Il vicedirettore della Comunicazione della Rai si racconta negli studi de La Capitale tra impegno politico e giornalismo
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Lo sport, la radio, la musica, la politica fino ad arrivare a mamma Rai, che diventa la sua casa dal 2009 con la carica di vicedirettore della comunicazione. Fabrizio Casinelli, ospite questa sera di Vis-à-Vis, ripercorre con Paola Bottero alcune delle tappe più significative della sua vita partendo da quel bambino che voleva fare il giornalista: «Facevo le radiocronache con le figurine e avevo una sola certezza: anche partendo da una piccola realtà è possibile emergere».
La piccola realtà cui fa riferimento è Arpino, paese in provincia di Frosinone, famoso perché ha dato i natali a Cicerone e in cui Casinelli è cresciuto fino a quando si è trasferito a Roma per frequentare il Centro sperimentale televisivo. La radio è stata la sua prima passione con esperienze in varie emittenti locali e poi nazionali, ma la svolta arriva a dicembre 1993 quando, dopo ver fatto una selezione per un progetto di comunicazione, entra a fare parte dell’ufficio stampa di una neonata Forza Italia. Diventa così la voce ufficiale di Linea Forza Italia: con Remigio Cavedon facevano un notiziario quotidiano raccontando l’idea di questo movimento che nascerà ufficialmente il 6 febbraio 1994. Da lì il passo ufficiale per Forza Italia a Palazzo Chigi.
A riguardo Casinelli confida: «É stata una rivoluzione per la politica e la comunicazione. Nel ‘94 venivo contattato da giornalisti giapponesi e di tutto il mondo che volevano sapere cosa contenesse il famoso kit del presidente Berlusconi, pensando chissà quali segreti riservasse. In realtà, all’interno c’erano spillette, una cassetta, i libri degli ideologi del movimento, le coccarde, la cravatta. Era tutto nuovo e anche aprire un club di Forza Italia in giro per il Paese era qualcosa di altamente innovativo».
L’esperienza con Forza Italia finisce nel 2009, ma il ricordo di via dell’Umiltà, dove c’era la sede del partito, è ancora vivido: «Sono stato fortunato a partecipare a vertici internazionali, avere vicino capi di Stato, stringere la mano a presidenti come George Bush, organizzare la conferenza stampa come quella di fine anno con l’Ordine dei giornalisti. E’ un’esperienza che porto sempre dentro di me anche nei momenti più difficili».
Inizia così la sua terza vita in Rai «la più grande azienda della comunicazione culturale del Paese», racconta il vicedirettore ricordando tutte le persone che ci lavorano nei diversi ambiti in eventi importanti come il Festival di Sanremo, ma non solo. Mamma Rai e mamma Rai, ma per Casinelli «è proprio una seconda pelle».
Questa puntata di Vis-à-Vis andrà in onda stasera nella Mezz'ora da LaCapitale, alle ore 20 su LaC Tv, canale
11 del DTT, 411 TivùSat e 820 di Sky. La puntata sarà poi disponibile su LaC Play.