Il giornalista di Sky Sport si racconta nel salotto del direttore Paola Bottero. Appuntamento questa sera alle 20 su LaC tv
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Sandro Donato Grosso, volto di Sky Sport, si racconta nella puntata di questa sera di Vis-à-Vis a Paola Bottero tra battute, autoironia e la giusta dose di saggezza. Nonostante il giornalista sportivo, unico italiano a seguire nei mesi scorsi la prestigiosa Dakar in Arabia Saudita, sia nato ufficialmente a Verona ha con la Calabria un legame fortissimo. E’ cresciuto infatti a Belvedere Marittimo, dove ha frequentato le scuole e incontrato le amicizie importanti a cui è ancora oggi legato.
«Sognavo di fare l’attore», confida al Direttore Bottero, il giornalismo arriva per caso con le prime esperienze nelle tv private campane mentre frequentava l’università Orientale di Napoli. Non è con lo sport che inizia la sua carriera, come ci si aspetterebbe, ma fa la gavetta con la cronaca giudiziaria «la vera palestra che mi è servita poi per il futuro».
Telepiù e poi Sky arrivano quasi per caso, dopo un’esperienza a Milano a Radio 101: grazie alla sua conoscenza delle lingue inizia a girare il mondo, raccontando i grandi eventi sportivi, le olimpiadi, la Formula 1, la Moto GP. «Non mi sono fermato neanche durante il lockdown -afferma negli studi de La Capitale e aggiunge- c’è un link tra la cronaca e lo sport, perché essendo inviato ai box sono quello che deve avere la faccia tosta per andare dal pilota che si è fatto male o è caduto, esattamente come accadeva quando andavo per strada in mezzo agli scugnizzi».
Lavorare con la voce inizialmente in radio non è stato facile «non amavo l’inflessione calabrese che si sentiva ancora forte, ma ci ho lavorato», più facile e quasi naturale il passaggio alla tv per chi ha studiato mimica facciale e per parlare in pubblico ha una buona dose di «testa libera, egocentrismo, conoscenza di se stessi e ironia».
Un’esperienza importante in questi anni di giornalismo sportivo, Sandro Donato Grosso l’ha vissuta proprio a gennaio seguendo per quindici giorni, al fianco dei protagonisti, la corsa delle corse, la Dakar, raccontando in un docu-film, diretto da Claudio Cavilotti le gioie, i dolori, le vittorie, la rabbia, polvere e fango di questa avventura.
«Per tutto questo ringrazio la mia azienda, in cui c’è un livello di professionalità e di serietà elevatissimo: nel momento in cui diventi un personaggio pubblico devi essere molto attento a quello che dici e come ti comporti anche sui social. Ci sono alcune cose che non possiamo giustamente permetterci. Le battute le riservo ai miei amici, quando sono allegro e continuo ad essere il “capo degli asini”».
Dietro tanta allegria e voglia di leggerezza, il giornalista di Sky nasconde una grande sofferenza accaduta negli anni scorsi che però gli ha ridato la gioia di vivere e di scherzare: a salvarlo un ospedale calabrese, come rivelerà nell’intervista di questa sera.
Questa puntata di Vis-à-Vis andrà in onda stasera nella Mezz'ora da LaCapitale, alle ore 20 su LaC Tv, canale 11 del DTT, 411 TivùSat e 820 di Sky.
La puntata sarà poi disponibile su LaC Play.