Il recupero dei vitigni autoctoni premia i produttori. La soddisfazione della Coldiretti: «Si traduce in sostegno all’economia locale»
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«L’iscrizione del vitigno “Magliocco Dolce” nel registro nazionale varietà di vite annunciato dalla Camera di Commercio di Cosenza, arricchisce in modo considerevole e significativo l’ampiezza del patrimonio ampelografico della Calabria e ne costituisce un sicuro punto di forza e apre la strada ad ulteriori investimenti». Cosi, Franco Aceto presidente di Coldiretti Calabria, in una nota, commenta questo importante risultato che aumenta la reputazione di questo vitigno e che va a merito dell’Ente Camerale cosentino e del suo presidente Klaus Algieri che ha saputo fare squadra coinvolgendo i protagonisti della “nazionale del vino”, conseguendo un risultato che valorizza il territorio, in particolare cosentino, ma non solo, dove in questi anni con viticoltori illuminati si è investito in innovazione e tanta sperimentazione e questo consolida l’innalzamento della qualità.
«Attraverso il direttore di Coldiretti Calabria Francesco Cosentini, componente della Giunta Camerale, - prosegue Aceto- abbiamo seguito costantemente l’evolversi della richiesta di iscrizione che andava ad accentuare le caratteristiche di distintività e della non omologazione al mercato, una politica che è una costante per la Coldiretti poiché offre valore aggiunto e garanzie ai cittadini-consumatori». In questi anni in Calabria, ricorda Cordiretti, grazie alla passione dei viticoltori e all’attività dei ricercatori si è investito molto nel salvare molti vitigni autoctoni dall’oblio «che invece sono stati recuperati e salvati e ciò ha permesso la salvaguardia della biodiversità e una offerta ai consumatori di prodotti del territorio che significa sostegno all’economia locale». Per il futuro: «Aumenteranno sicuramente opportunità e sbocchi commerciali - conclude Coldiretti -in parallelo anche con la vendita diretta nella rete di Campagna Amica, una tendenza in continuo aumento anche come risposta alle richieste dei consumatori di conoscere personalmente il produttore e scoprire le caratteristiche del prodotto che si intende acquistare, andando contemporaneamente alla scoperta del territorio d’origine».