«Non rinuncio all’ottimismo, spero che entro il prossimo autunno il progetto possa essere finito». Così l’assessore regionale alle Politiche sociali, Tilde Minasi, entra nel merito della bozza di intervento illustrato nei giorni scorsi per creare un villaggio dell’accoglienza per i lavoratori migranti regolari stanziati nella Piana reggina. Proseguendo nelle riunioni avviate nei mesi scorsi dal presidente Occhiuto, con la prefettura di Reggio Calabria e i sindaci di Gioia Tauro, Taurianova, Rosarno e San Ferdinando, la responsabile del Welfare ha fatto il punto sullo stato dell’iter.

«C’è una bozza di progetto – ha spiegato – ma già una ditta è stata incaricata realizzare la bonifica dell’area». L’obiettivo è quello di chiudere la tendopoli e gli altri siti dove alloggiano i lavoratori, riqualificando «l’ex complesso industriale Eranova attraverso la realizzazione di un villaggio eco sostenibile». Secondo l’elaborato consegnato ai municipi, nell’area si creerebbe una sorta di villaggio africano – con prefabbricati disposti a circolo dentro una serie di spazi aperti comuni – e la struttura sarebbe autosufficiente dal punto di vista energetico, con impianti ad energia rinnovabile di ultima generazione. Secondo le stime fornite dagli uffici regionali che stanno lavorando al progetto, il costo per la sola realizzazione supererebbe i 7 milioni di euro, a cui andrebbero aggiunte anche le spese per la futura gestione.

«Abbiamo chiesto ai Comuni – ha concluso Minasi – di compartecipare alle spese, attraverso i tanti fondi che arriveranno con il Pnrr». In effetti, 3 dei 4 Comuni coinvolti sono già destinatari di risorse stanziate dal ministero, attinte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, in particolare a San Ferdinando sono andati 4.729.119 euro – dichiarando la presenza di 250 migranti – mentre Taurianova ha avuto 3.566.636 euro per 160 residenti censiti e Rosarno è stata beneficiata con 2.145.823 euro (50 residenti ufficiali).