Vibo Valentia - “La costituzione di un tavolo tecnico, per affrontare e risolvere, in maniera celere, le problematiche inerenti l’Area industriale di Porto Salvo e programmare, quindi, una serie di iniziative che ne rilancino le attività”. È quanto propone, il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Andrea Niglia, in un comunicato, al Comune capoluogo, al Consorzio di Sviluppo industriale del Vibonese e all’Associazione provinciale degli industriali. “Il presidente Niglia – è detto ancora nella nota – teme, infatti, che la zona industriale di Porto Salvo, specializzata nella costruzione di impianti metalmeccanici, fino ad oggi fiore all’occhiello del settore in Calabria, rischi di non poter mantenere i propri standard qualitativi e produttivi, per la presenza di una serie di handicap rispetto ad altre aree industriali. Tra i limiti che il presidente Niglia mette in evidenza, c’è la mancanza di un adeguato collegamento tra la zona di Porto Salvo e il porto di Vibo Marina. A Niglia, infatti, alcune aziende hanno segnalato il venir meno di alcune importanti commesse a causa dell’impossibilità di poter trasportare, per l’imbarco, prototipi meccanici fuori misura. Notevolmente penalizzate, inoltre, per il fatto di non poter spostare dai propri cantieri imbarcazioni oltre i 20 metri di lunghezza, risultano le aziende dedite al ricovero e rimessaggio delle barche. Imprese quest’ultime in fase di sviluppo, che hanno, tra l’altro, intrapreso positive relazioni commerciali anche con il mercato cinese”. Da qui l’appello che il presidente della Provincia di Vibo Valentia lancia ai soggetti istituzionali interessati “affinché si agisca immediatamente per risolvere le problematiche sollevate dagli imprenditori e si rilanci, quindi, l’area industriale di Porto Salvo, attraverso un’adeguata programmazione che investa anche i Governi regionale e nazionale”.