Nei prossimi giorni un analogo provvedimento dovrebbe garantire l’assunzione anche degli oss. Secondo il sindacato la decisione assunta per il Vibonese dovrà essere ricalcata in tutte le Aziende sanitarie provinciali della regione
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«Quanto deciso dalla Regione per l’Asp di Vibo riguarda l’intera Calabria, perché ora dovrà essere applicato lo stesso criterio anche alle altre Aziende sanitarie provinciali, aprendo così la strada alla stabilizzazione di altri precari che da anni garantiscono servizi essenziali nei nostri ospedali e presidi sanitari». È palpabile la soddisfazione di Vittorio Sacco (Usb), tra i sindacalisti che maggiormente si sono battuti per la stabilizzazione di infermieri e oss che il 31 dicembre 2024 erano stati lasciati per la prima volta a casa dopo anni di lavoro precario a colpi di rinnovi contrattuali. L’Asp di Vibo, infatti, ha pubblicato il bando per la stabilizzazione di 25 infermieri, chiudendo così nel migliore dei modi una vertenza che da ottobre ha catalizzato l’attenzione mediatica e ha visto lavoratori e sindacati animare una strenua battaglia per quello che ormai appariva come un diritto negato, oltre a mettere in seria difficoltà il sistema sanitario Vibonese che da dicembre ha visto venir meno l’apporto di una fetta consistente del personale che aveva prestato servizio senza soluzione di continuità dall’emergenza Covid. A dire il vero, manca ancora il bando per gli oss, ma Sacco comunica di aver appreso, «a seguito di un colloquio con i vertici aziendali e con la Regione Calabria, che entro la settimana verrà pubblicato».
L’Asp vibonese era l’unica che non avesse ancora proceduto alla stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato durante la pandemia. Un corto circuito causato anche da dati errati che erano stati trasmessi nei consueti flussi alla regione. Numeri sottostimati che avevano fatto scattare il mancato rinnovo del personale considerato in eccesso proprio a causa della non corrispondenza dei dati. Dopo il riconoscimento dell’errore e le rassicurazioni sull’imminente riassunzione, mancava però ancora il passo decisivo: il bando per l’assunzione a tempo indeterminato. Atto che è stato pubblicato oggi dall’Asp dopo una nota della Regione che dava il definitivo via libera.
All’avviso di reclutamento, stabilisce il bando, può partecipare il personale, «anche qualora non più in servizio, che sia stato reclutato a tempo determinato con procedure concorsuali, ivi incluse le selezioni di cui all’art. 2 ter del decreto legge 17 marzo 2020 n.18 convertito con modificazioni in Legge 24 aprile 2020 n.27» e che abbia maturato al 31 dicembre 2024 «almeno 18 mesi di servizio anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2024».
«Questa vittoria – sottolinea ancora Sacco - è il frutto della determinazione e della mobilitazione congiunta del sindacato e dei lavoratori, che con le loro proteste davanti alla sede dell’Asp di Vibo Valentia e alla Regione Calabria hanno rivendicato con forza il diritto alla stabilizzazione. La loro lotta ha ottenuto un risultato concreto, dimostrando ancora una volta che solo attraverso la mobilitazione si possono ottenere risposte reali».
Un risultato, rimarca il sindacalista «che riguarda l’intera Calabria perché rappresenta un precedente importantissimo per tutti i lavoratori del settore della sanità calabrese, un viatico ineludibile per la stabilizzazione di altri precari».
«La nostra battaglia - conclude Sacco - prosegue per garantire che tutti i lavoratori abbiano la giusta tutela e stabilità occupazionale».