La fabbrica in questione sita a Vibo valentia Marina versa in uno stato di totale abbandono, e non più tardi di un anno fa ho inoltrato alla procura della repubblica di Vibo Valentia un’esposto per denunciare la presenza di amianto all’interno della fabbrica, ed oggi ho provveduto a protocollare al sig. sindaco di Vibo Un dossier sullo stato di degrado in cui versa lo stabilimento. Sono convinto che noi cittadini di Vibo Marina meritiamo la Bonifica di quel sito, poiché questa Provincia aveva accettato sacrifici ambientali pur di veder nascere il cementificio, adesso mentre lo stato paga la mobilità per tutti i lavoratori licenziati, i vertici Bergamaschi pensano solo a massimizzare i loro profitti chiudendo fabbriche in Calabria, senza tenere conto del prezzo pagato dal territorio in cui la disoccupazione è dilagante, e in tutto questo dovremmo tenerci quella fabbrica in totale abbandono e con il pericolo amianto che incombe sulla popolazione delle marinate? E arrivato il momento che gli organi competenti intervengano per fare chiarezza su quanto esposto per non ritrovarci in futuro con un problema di difficile gestione. Anche perché in tema di riconversione della fabbrica nulla si muove, Nomisma doveva in questi anni attrarre investitori per la riconversione del sito ma l’azione messa in campo è stata fallimentare, giacchè per una scelta incomprensibile si è ristretto in raggio d’azione solo ad imprenditori calabresi, oggi noi lavoratori in mobilità vogliamo chiarezza su questa vertenza. E Lei caro sindaco Costa devi mettere in agenza proprio la bonifica e la riconversione del sito Italcementi, anche perché in campagna elettorale e nel suo programma ha espresso un idea di sviluppo per l’area in questione. A giorni comunque come sindacato chiederemo un incontro a lei al nuovo assessore all’ambiente affinchè si faccia un incontro per dare le gambe a questa vertenza che in questi anni solo la prefettura ha dato voce e speranza ai lavoratori.