«Un primo passo che speriamo conduca alla convocazione del tavolo di crisi per la salvaguardia dei 150 posti di lavoro, di cui 79 nel caseificio Alival di San Gregorio a Reggio Calabria. Attendiamo con fiducia e restiamo determinati nella ricerca di una soluzione per non disperdere il patrimonio occupazionale e professionale degli stabilimenti». Così Nicola Rodi, segretario generale Flai Cgil Reggio Calabria, Antonino Zema segretario generale aggiunto Fai Cisl Reggio Calabria, e Antonio Zavettieri, segretario confederale Uil Reggio Calabria, in vista del tavolo interlocutorio convocato per domani al ministero per lo Sviluppo Economico e al quale parteciperanno i rappresentanti nazionali dei sindacati e del gruppo Castelli, di proprietà della multinazionale francese Lactalis e di cui il caseificio Alival di San Gregorio fa parte.

Lo scorso aprile il Gruppo Castelli ha comunicato che lo stabilimento verrà chiuso entro il primo trimestre del 2023 e che di conseguenza lavoratori e lavoratrici perderanno il lavoro.

L’incontro

Nel dettaglio convocati a Roma per domani, al fine di iniziare a discutere del destino anche dello stabilimento calabrese, il componente della Segreteria nazionale della Flai Cgil, Angelo Paolella, i componenti del dipartimento Industria alimentare in rappresentanza della segreteria Nazionale Fai Cisl, Giovanni Alviti e Armando Savignano, e la segretaria nazionale Uila Uil Enrica Mammucari.

Le attese dei sindacati

«La dialettica avverrà tra i nostri rappresentanti nazionali, dato che la vertenza non ha soltanto una dimensione territoriale, e i vertici dell’azienda nella sede del ministero per lo Sviluppo Economico. Lo scopo sarà quello di comprendere che margini ci siano per una trattazione e per l’apertura del tavolo di crisi che noi stiamo chiedendo a gran voce e al quale siederemmo anche noi che da vicino stiamo seguendo la questione. Intanto continuiamo a nutrire fiducia anche sulla scorta degli incontri avuti a tutti i livelli istituzionali locali, con Comune, Città Metropolitana di Reggio Calabria e Regione che hanno apertamente manifestato di sostenere la nostra linea. L’assessora regionale al Lavoro, Giusi Princi, in particolare, unitamente all'omologa Alessandra Nardini della regione Toscana, dove a Ponte Buggianese insiste l’altro stabilimento a rischio, ha inviato una richiesta di tavolo di crisi formale», proseguono i rappresentanti sindacaliterritoriali.

«Ancora attendiamo di conoscere il piano industriale con riferimento allo stabilimento reggino, per meglio comprendere le condizioni del sito produttivo. Nonostante le richieste esplicite e unitarie, l’azienda lo ha promesso ma non lo ha mai messo a disposizione. Altrettanto è accaduto, purtroppo, a livello nazionale. Circostanze che non consentono di escludere che ci siano anche altri stabilimenti in crisi nel Paese. Dobbiamo arrivare fino in fondo alla vicenda per capire la situazione del Gruppo e trovare soluzioni per evitare licenziamenti. Siamo determinati a non arrenderci», dichiara Nicola Rodi, segretario generale Flai Cgil Reggio Calabria.

«Speriamo di uscire dall’incontro di domani con una data che ci consenta di arrivare a sedere al tavolo per approfondire la vicenda, per capire se ci sia un percorso volto a preservare la produttività dei siti. In alternativa chiediamo che l’azienda palesi le sue intenzioni. Di fatto non ci spieghiamo ancora perché uno stabilimento che aveva commesse e produceva, che aveva già fatto ricorso ai contratti di solidarietà promettendo al personale dipendente un rilancio, adesso debba chiudere. Se non avremo le risposte che chiediamo, intraprenderemo le iniziative necessarie per far ascoltare le ragioni dei lavoratori e delle lavoratrici», sottolinea Antonino Zema segretario generale aggiunto Fai Cisl Reggio Calabria.

«Ci aspettiamo una data per il tavolo di crisi da questo incontro di domani.Noi ci impegneremo affinché il tavolo abbia luogo. La nostra intenzione resta ferma. Al cospetto del Ministero, dobbiamo trovare con il Gruppo Castelli una soluzione per il mantenimento in vita dei siti di Calabria e Toscana. Abbiamo incassato il sostegno delle istituzioni locali, adesso è arrivato il tempo dei fatti. Restiamo fiduciosi, ma in assenza del riscontro desiderato al tavolo di lunedì, valuteremo le iniziative da intraprendere», ha concluso Antonio Zavettieri, segretario confederale Uil Reggio Calabria.