VIDEO | Federalberghi chiede l’immunizzazione degli addetti ai lavori, lancia una petizione e racconta il delicato momento attraversato dal settore turistico
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Inserire gli operatori del settore turistico tra le categorie prioritarie da vaccinare, subito dopo quelle già in calendario, per potere consentire all’intera area una ripresa con maggiore slancio. È la richiesta avanzata da Federalberghi Calabria al Commissario ad acta per la sanità Guido Longo e al delegato per l'emergenza Covid Antonio Belcastro. «Si tratta di una sorta di certificazione sanitaria della struttura alberghiera – spiega il presidente Federalberghi Calabria Fabrizio D’agostino - già durante la stagione estiva 2020 abbiamo dimostrato che l'equilibrio tra sistema di sicurezza e ospitalità deve essere raggiunto, anche perché ancora la fase pandemica non è finita. Ci si deve preparare per questa stagione estiva anche comunicando che si fa vacanza in sicurezza».
Un settore che soffre quello degli albergatori, delle strutture ricettive e del turismo in generale. Ecco perché la sigla ha fatto scattare a livello nazionale una petizione rivolta al governo che ha già incassato 30 mila firme. Tra i punti chiave l’abolizione dell’Imu e della Tasi, la trasformazione del fondo di garanzia per l’indebitamento delle banche a medio lungo termine con due anni di preammortamento. E poi, ancora, il prolungamento della cassa integrazione e una «comunicazione integrata per rilanciare l’Italia e la Calabria, anche in considerazione del fatto che abbiamo perso integralmente la stagione invernale».
La situazione attuale, dai contagi difficili da contenere ai piani vaccinali soggetti a mille incognite, rende le prospettive del settore decisamente nebulose ecco perché, spiega D’Agostino, probabilmente si arriverà a lanciare a maggio-giugno un'organizzazione last minute ma, assicura, «saremo pronti anche in questo caso».