Anche Lamezia Terme avrà un porto turistico. 600milioni di euro in investimenti privati, integrazione funzionale con le Isole Eolie, attracco mini navi da crociera, un parco acquatico, un campo da golf, strutture ricettive e balneari, un villaggio turistico, residenze, un polo per attività fieristiche, congressuali, musicali, un polo commerciali.

Sono alcuni degli elementi del progetto dello scalo e waterfront della città della Piana presentato oggi ufficialmente nella sala Napolitano di via Perugini. Un sogno accarezzato da anni e che ora dopo il protocollo d’intesa firmato nei giorni scorsi tra Regione Calabria, Comune di Lamezia, Lameziaeuropa, Provincia di Catanzaro, Corap, Anas, Coordinamento territoriale Calabria e Fondazione Mediterranea Terina si appresta a diventare realtà. Presenti il governatore Oliverio, l’assessore alla Pianificazione Territoriale ed Urbanistica Francesco Rossi, il presidente di Lameziaeuropa Leopoldo Chieffallo, il sindaco Paolo Mascaro e il presidente di Coipa International Vito Favorito Sciammarella.

Il progetto del porto

Un progetto enorme quello illustrato che porterà secondo le previsioni a 2000 occupati, più altri mille nell’indotto diretto. Entro aprile sarà approvato il progetto preliminare, puntando ad avere le necessarie autorizzazioni a costruire entro 18 mesi per come previsto all’interno del protocollo d’intesa firmato dagli enti coinvolti. «Si tratta di un investimento strategico per l’intera Calabria – ha detto il presidente Oliverio –che farà di Lamezia la struttura da diporto più importante del Mediterraneo». «Si tratta di un progetto per il quale erano stati già fatti degli studi di fattibilità tecnico ambientale – ha spiegato il sindaco Mascaro – e per il quale ora è stato firmato il protocollo d’intesa per avviare le attività che porteranno alla realizzazione del porto».


I posti barca disponibili

Un porto che, ha illustrato il presidente di Lameziaeuropa Leopoldo Chieffallo, avrà la disponibilità di 2500 posti barca circa di medio ed alto diporto, rivolti quindi a turismo alto. Si prevedono investimenti nazionali ed internazionali e tutti gli interventi verranno realizzati nella logica dell’area Apea, Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata, basata sui principi di sostenibilità, valorizzazione del patrimonio paesaggistico, ottimizzazione delle risorse naturali. Particolare importanza, è stato spiegato, verrà data alla valorizzazione dei borghi dell’area, come la frazione di San Pietro Lametino.