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Turismo montano. Questo l’argomento trattato dal consigliere regionale Alessandro Nicolò. “L’allarme accorato, lanciato da un gruppo di imprenditori turistici su mancati finanziamenti, forse irrimediabilmente perduti, relativi a investimenti pari a circa 100 milioni di euro per strutture turistiche silane, non può rimanere inascoltato né cadere nel vuoto”.
L’esponente forzista aggiunge: “Aldilà degli abnormi aspetti tecnici denunciati che meritano risposte puntuali dagli organi competenti chiamati in causa, c’è infatti una questione di fondo che emerge, anzi si conferma in tutta la sua gravità: quella del fallimento di tutta l’impalcatura propagandista di mancate promesse e pacche sulle spalle che caratterizza la politica per il turismo montano dell’intera Calabria del governatore Oliverio e della sua giunta”.
Grido d’allarme dalla Sila
“Da Camigliatello a Lorica a Villaggio Palumbo sarebbero finite in fumo le prospettive di importanti investimenti capaci di tradursi in sviluppo diffuso e in centinaia di nuovi posti di lavoro – continua Nicolò – ma il problema, purtroppo, non è solo una questione silana. Il grido d’allarme degli imprenditori della Sila cosentina e catanzarese dà voce al malcontento diffuso che riguarda l’intero comparto turistico e in special modo quello montano, a cominciare dall’Aspromonte”.
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La situazione a Gambarie
“Se a Lorica, a Camigliatello e a Trepidò lanciano gridi di dolore, a Gambarie certo non sono da meno – osserva l’esponente politico – e le chiacchere non fano più presa. Meno che mai in un settore che ha visto negli ultimi anni crescere nuove interessanti iniziative, spesso con giovani come protagonisti”. “Penso – prosegue – a tutto quello che di positivo si muove sulle nostre montagne e nelle aree interne in genere, in tema di iniziative turistiche legate alla natura incontaminata, alle tracce di memoria storica, alla cultura ed anche alla spiritualità che connota gran parte della Calabria. Dal trekking alla canoa, dai percorsi religiosi allo sci di fondo, dall’enogastronomia ai tour legati alla scoperta delle comunità linguistiche ed alle minoranze che compongono l’affascinante mosaico delle nostre aree montane, dal Pollino all’Aspromonte, c’è un fiorire di nuove attività che dev’essere incoraggiato e sostenuto con adeguate politiche ispirate a logiche compatibili con la tutela dell’ambiente e sostenibili”.
“Dalle imprese gravi denunce”
“Invece – conclude Alessandro Nicolò – dal mondo delle imprese turistiche arrivano, come vediamo, denunce gravi e circostanziate che confermano, meglio certificano il fallimento. Ma da Catanzaro a quanto pare, ormai, ai piani alti della Cittadella di Germaneto, si compiacciono, appagati, di incassare i ‘mi piace’ del ministro Luca Lotti”.?