A conti fatti, il vero protagonista della stagione turistica 2018 è stato lui: il maltempo. Le condizioni meteo hanno infatti influenzato in maniera significativa il lavoro degli operatori economici della regione, divisi tra giudizi positivi e pollici versi. Mesi estivi da rivedere, quindi, fatta eccezione per Tropea, dove la stagione è ancora in corso e, come sempre, segna numeri importanti, pur distanti dalle previsioni di inizio anno.


Una Perla del Tirreno che farebbe da traino all’intero settore, con percentuali che, secondo il presidente della Regione, Mario Oliverio, registrerebbero un segno più:
«Sul turismo saranno smentiti gli agitatori di sventura. I dati al 30 giugno sono positivi, rispetto ai risultati da record dello scorso anno, perché ci sono 150mila presenze in più, delle quali 115mila straniere, spalmate da gennaio a giugno, a riprova che è in crescita anche la destagionalizzazione. Per quanto riguarda luglio e agosto, mi riservo, lo vedremo tra qualche settimana perché a metà settembre avremo anche questi dati. Ma la tendenza finora smentisce i profeti di sventura».


Un dato, quello riportato da Oliverio, contestato da Federalberghi che, tramite il presidente, Vittorio Caminiti, ha espresso non poche perplessità sull’effettiva fondatezza dei numeri raccolti dalla regione:
«I dati sono forniti dall’Osservatorio Turistico, un organismo che non è super partes perché finanziato dalla Regione Calabria. Servirebbe un ente indipendente che possa fornire giudizi obiettivi, anche perché basta fare un giro tra gli albergatori: alcuni hanno confermato i dati dell’anno scorso, ma molti altri hanno avvertito poco i numeri riportati dal governatore e, anzi, lamentano una flessione significativa».