«Per l'estate 2020 noi stimiamo una contrazione di 362mila arrivi, di turisti, parliamo di un 20, 25% in meno rispetto all'anno scorso, con un aggravio ancora più evidente se i dati si raffrontano alle presenze turistiche, cioè, ai pernottamenti. Stimiamo 2,4 milioni di presenze turistiche in meno in Calabria. Questi dati hanno evidenti ripercussioni sul piano economico. La cifra è tutt'altro che scontata, è abbastanza rilevante, parliamo di circa 230 milioni di euro, escluso l'indotto, cui non beneficerebbe il sistema turistico calabrese». Sono numeri catastrofici quelli diffusi da Raffaele Rio, presidente di Demoskopika, l'istituto che opera nel campo della ricerca economica e sociale, delle indagini di mercato e dei sondaggi di opinione per conto di enti pubblici, imprese, organizzazioni private e associazioni di categoria. Rio è intervenuto durante lo speciale sul Coronavirus di LaC News24, rispondendo alle domande del direttore Pasquale Motta.

Previsioni incerte, ma situazione preoccupante

Ad ogni modo, Raffaele Rio tiene a precisare che si tratta di previsioni e che la situazione è in continua evoluzione. «Non è facile fare delle stime, in momenti così delicati e molto volatili, con provvedimenti che cambiano di ora in ora - ha detto ancora il presidente -. E' ancora più complicato quando si cerca di misurare l'impatto sui sistema turistico regionale. Riteniamo che lo scenario possa migliorare dal mese di giorno, pertanto non abbiamo la pretesa di esaustività, non siamo detentori di verità assoluta». Però la preoccupazione rimane, perché l'emergenza sanitaria di questi giorni ha dimostrato che tutto è il contrario di tutto. «In realtà - dice ancora il presidente Rio -abbiamo solo riaggiornato le stime che avevamo lanciato lo scorso 4 febbraio, quando eravamo in pochi a parlare del possibile impatto del coronavirus sull'economia».

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«Bisogna porre rimedio immediatamente»

Ci sarebbe soltanto un modo, secondo i vertici di Demoskopika, per evitare il fallimento della stagione balneare di una regione che vive principalmente di turismo. «Le istituzioni - ha detto Rio ai microfoni di LaC News24 - devono mettere in campo delle iniziative che salvaguardino i livelli occupazionali, innestino liquidità agli operatori turistici e soprattutto mettano in campo una strategia di promozione. Bisognerebbe cominciare a mandare in giro le bellezze della Calabria, ovviamente senza promuoverne i viaggi perché sarebbe in contraddizione». Poi ha concluso: «Quando le restrizioni non ci saranno più, la Calabria deve essere pronta a ripartire, altrimenti al danno si potrebbe aggiungere la beffa e questo si potrebbe trasformare in una catastrofe economica per il nostro sistema turistico».