VIDEO | Spiagge, bar e ristoranti pieni, tiene anche il settore alimentare. Leggera flessione per le strutture ricettive, ma negli ultimi giorni l'asticella delle prenotazioni è tornata a salire
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«Oltre ogni più rosea previsione». Così ci siamo sentiti rispondere questa mattina dagli operatori balneari calabresi della costa tirrenica quando abbiamo chiesto loro di conoscere l'andamento della stagione turistica in corso. Le spiagge, infatti, sono piene e anche nei lidi è difficile trovare ancora dei posti liberi. «Ci aspettavamo un'estate vuote ed economicamente povera - ha detto un imprenditore - e invece, numericamente parlando, abbiamo sorprendentemente più presenze degli anni passati». Complice anche la scelta quasi obbligata di trascorrere le vacanze entro i confini nazionali. «Certo, il timore del contagio sta influenzando i comportamenti, è un'estate atipica - ha affermato - ma ciò non è servito a frenare la voglia di mare e di relax delle persone. La gente ha voglia di ricominciare, spende in maniera forse più oculata, ma non rinuncia a niente».
Cauto ottimismo degli albergatori
Chiaramente non è tutto rose e fiori. Se gli stabilimenti balneari sono affollatissimi, non si può dire altrettanto dei locali e delle strutture ricettive. La colpa è da attribuire alla pandemia del Covid e alle conseguenti restrizioni da osservare affinché il virus possa stare alla larga. Tuttavia, anche qui dati sono incoraggianti e in costante aumento, dal momento che quasi tutte le strutture ricettive intenzionate a rimanere chiuse, hanno dovuto ricredersi e organizzarsi in fretta e furia per riaprire al pubblico. Dopo un inizio luglio un po' a rilento, da qualche giorno le prenotazioni stanno risalendo vertiginosamente. «Il dato più evidente - ci dice un albergatore - è che le persone rimangono in vacanza meno giorni». Tale circostanza, può addirittura essere letta in chiave positiva dagli addetti ai lavori, dal momento che le persone concentrano il divertimento e il relax in pochi giorni, spendendo di più in meno tempo, per poi lasciare campo libero ai nuovi arrivi».
Il settore alimentare fa la parte del leone
Il settore che non conosce minimamente crisi è, invece, quello del commercio alimentare. Nei supermercati c'è sempre la fila, non solo per le norme anticovid, e gli scaffali si svuotano in un batter d'occhio. Molti imprenditori, temendo il collasso dell'economia, a inizio stagione non hanno assunto personale a sufficienza e hanno dovuto rimediare nelle ultime settimane. Lo testimoniano anche i numerosi annunci che appaiono in queste ore su facebook: «Cercasi disperatamente personale». Sulla costa tirrenica, alla fine di luglio, una richiesta così non s'era mai vista prima. Bene, anzi benissimo anche bar e ristoranti. Per questi ultimi, addirittura, sembrerebbe esserci stato un incremento rispetto al luglio 2019.