Obiettivo del neo ministro «far arrivare più turisti che lascino reddito, permettendo nuovi investimenti e assunzioni»
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«Il turismo è il petrolio dell'Italia. Voglio sia prioritario nell'azione di governo, non un argomento da campagna elettorale. Perché ogni turista in più che entra nel paese è reddito in più per tutti, anche per chi non lavora in questo settore». Sceglie l'Assemblea annuale di Federturismo in Confindustria, platea massima degli operatori, Gian Marco Centinaio, ministro delle Politiche agricole, per la sua prima uscita ufficiale da quando ha in mano anche la delega al Turismo.
«So bene quali sono le responsabilità e il peso di tale incarico - esordisce - So che le esigenze sono importanti e diversificate. E so cosa vorrò fare: prendere decisioni, non delegarle agli altri». È da questo settore che arriva, prima ancora che dalla politica, ricorda, respingendo al mittente le polemiche. «Non mi prenderò i meriti per quest'anno, come qualcuno dice. Dirò che questa stagione sta andando bene nonostante Centinaio».
Ora, prosegue, «voglio ascoltare, soprattutto le Regioni, tutte le associazioni di categoria, quelle di incoming ma anche di outgoing, perché anche quello crea posti di lavoro». Obiettivo finale «far arrivare più turisti alto spendenti, che è un po' il nostro problema in questo momento. Turisti che lascino reddito, permettendo nuovi investimenti e assunzioni».
Poi, uno dopo l'altro, i temi caldi di una stagione estiva ormai partita ma con molte incertezze. «Il decreto dignità è un decreto importante, ma, a detta anche di Di Maio, ci saranno modifiche - risponde su contratti a termine e stagionali - Abbiamo convinto i 5 Stelle che i voucher in agricoltura e turismo servono. Ora ci stiamo confrontando anche su questo».
Turismo al centro delle operazioni di governo, anche quando si parla del Sud: «Si fa prima ad andare a New York che a Licata - dice Centinaio - Le infrastrutture vere e che servono bisogna farle». O di Alitalia. «Una politica industriale della compagnia di bandiera deve essere concordata con chi si occupa di turismo, non solo con chi si occupa di infrastrutture».
Nuovi nodi, intanto, vengono subito al pettine. «Entro settembre-ottobre la mia nuova proposta per la tassa Airbnb. Non si possono lasciare praterie» annuncia Centinaio. «Già da tempo abbiamo chiesto un incontro al nuovo governo per un'ipotesi di riforma - fa sapere Matteo Frigerio, Country Manager Airbnb Italia - L'attuale tassa è inidonea rispetto ai fini, lede la concorrenza e danneggia i consumatori. La nostra proposta tutela i proprietari di casa, consentendo più gettito e trasparenza in un mercato affetto da troppe e confuse regole». E torna al centro anche la tassa di soggiorno: «Se proprio deve esserci, sia di scopo. Non copra buchi dei Comuni», sentenzia il ministro.