E' fallito il tentativo di conciliazione intrapreso da Cesare Votta, ex dipendente della Sieco, società che a Catanzaro gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, licenziato lo scorso luglio per via delle numerose assenze accumulate dal 53enne costretto a curarsi da una malattia che lo ha reso parzialmente invalido: la sclerosi multipla. L'appuntamento era fissato ieri mattina all'Ispettorato del Lavoro ma i rappresentanti dell'azienda hanno disertato l'incontro.

 

Il licenziamento era stato comunicato all'ex dipendente lo scorso 17 luglio con la motivazione di aver oltrepassato il limite di assenze consentito ma adesso Cesare Votta affila le armi e dichiara guerra alla Sieco. Dinnanzi al Tribunale, dove l'ex dipendente ha impugnato il licenziamento assistito dal suo legale, Votta sosterrà infatti che molte assenze sono state determinate dai periodi di sospensione imposti dalla stessa azienda considerata «l'inidoneità a prestare l'attività lavorativa». Nessun tentativo, quindi, di riassegnarlo ad altro ruolo, come pur avvenuto per altri dipendenti impossibilitati a svolgere le mansioni a causa di malattie. Da qui la conclusione amara per l'ex dipendente: «Secondo me è stato più un licenziamento voluto dall'azienda su Votta Cesare».

 

Luana Costa

 

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