Domani in Commissione Trasporti interverranno anche i sindacati che hanno scritto al governatore Occhiuto e all'assessore regionale Orsomarso: «Servizi ridotti del 30%»
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«È oramai tristemente nota a tutti noi, la grave crisi economica e finanziaria dell’azienda di trasporto pubblico locale Amaco S.P.A. di Cosenza, per la quale, ancora a tutt’oggi, siamo costretti ad assistere attraverso i mezzi di comunicazione, a un rimpallo di responsabilità tra l’amministrazione comunale e l’azienda». A scriverlo in una nota sono la Cgil di Cosenza e la Filt Cgil Cosenza e Calabria. I sindacati hanno sollecitato l’apertura tavolo di confronto indirizzando la loro missiva al governatore Occhiuto, all’assessore regionale Orsomarso, al sindaco Caruso, all’assessore comunale Covelli, alla presidente della Commissione Trasporti De Paola, alla società Consortile Arl Cometra presso le Ferrovie della Calabria e all’Amaco stessa.
Riduzione dei servizi di trasporto per Cosenza
«Le conseguenze – si legge – si sono scaricate esclusivamente sul mondo del lavoro con la collocazione in cassa integrazione degli stessi, la soppressione della contrattazione aziendale che ha causato una riduzione del salario, oltre alla riduzione dei servizi di trasporto per i cittadini cosentini nella misura di almeno il 30% durante l’intero arco della settimana, che durante il fine settimana va ben oltre tali percentuali, infatti il sabato pomeriggio e la domenica, viene del tutto annullato il servizio pubblico in alcune aree della città e del suo hinterland. Tutto ciò, si verifica nel momento in cui, gli effetti negativi economici già determinati della pandemia, si vanno a sommare all’attuale fase di crisi geopolitica che sta vivendo il nostro Paese, che sta causando un minore potere d’acquisto dei lavoratori e delle proprie famiglie e, una maggiore richiesta di servizi di trasporto collettivo a seguito dello sproporzionato aumento delle materie prime, costi energetici e carburanti».
La Cgil: «L’Amaco e il Comune siano chiari con i lavoratori»
La Cgil ritiene che «ci sia la necessità urgente che l’azienda e il Comune di Cosenza facciano chiarezza rispetto alla prospettiva di sostenibilità dell’Amaco, al fine di garantire i servizi per la cittadinanza e soprattutto i diritti dei lavoratori e i loro livelli occupazionali oggi seriamente messi in discussione. Siamo convinti – scrivono ancora i sindacalisti – che su tale situazione, necessiti anche l’interlocuzione e il coinvolgimento della regione Calabria e del consorzio Cometra. Soggetti, il primo, ente concedente dei servizi di TPL in Calabria e il secondo, il Consorzio, esercente attraverso la sua consociata Amaco dei servizi di trasporto nella città di Cosenza con regolare contratto di servizio pubblico. Tale interlocuzione, a nostro parere, potrebbe produrre anche soluzioni alternative all’attuale sistema trasportistico cosentino e non solo, con l’individuazione di una società o una azienda di bacino, che nelle more delle gare ad evidenza pubblica, possa efficientare il trasporto pubblico locale, in un’area più ampia della città di Cosenza coerente al bacino già individuate dalla regione Calabria».
«Tale soluzione – prosegue il comunicato – determinerebbe, una volta e per tutte, una economia di scala, il superamento delle tariffe differenziate attraverso la loro integrazione, il superamento dell’attuale rottura di carico, un servizio che recuperi l’attuale squilibrio territoriale, in altre parole, una razionalizzazione e un efficientamento dei servizi nella nostra provincia, ma anche, una soluzione strutturale dei diritti e dei livelli occupazionali».
Domani riunione della Commissione Trasporti
Domani mattina alle 12 è in programma a Palazzo dei Bruzi una riunione importante della Commissione Trasporti alla quale parteciperanno anche il segretario della Cgil di Cosenza Umberto Calabrone e il segretario della Filt Cgil Cosenza Gianni Angotti. «Visto lo stato di agitazione e l’assemblea permanente del personale dell’Amaco – chiudono i sindacati – al fine di ricercare urgenti soluzioni condivise di cui le scriventi non faranno mancare il loro contributo unitamente alle altre OO.SS., sollecitiamo ancora una volta, l’attivazione urgente del tavolo di confronto con tutti i soggetti interessati e richiamarti in indirizzo».