VIDEO | Mercoledì 24 luglio blocco di bus, aerei, treni e porti. Oggi a Lamezia l’attivo regionale di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti
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«Dal 1946 in poi, nessun Governo e nessun ministro ha avuto l’ardire di non convocare, sebbene gli fosse stato richiesto più volte, i sindacati confederali. Non è solo un atto di scortesia ma un atto politicamente rilevante». Sono sul piede di guerra i sindacati confederali del ramo dei trasporti. Oggi si sono dati appuntamento a Lamezia per l’attivo regionale in vista dello sciopero nazionale del prossimo 24 luglio. Uno sciopero che prevede bus fermi dalle nove alle tredici, treni bloccati dalle nove alle diciassette e personale di aeroporti e porti a braccia conserte per quattro ore.
Per Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti il ramo è ormai decisamente trascurato dall’attuale governo e così, il Sud, rischia di rimanere sempre più indietro. «Uno dei motivi fondamentali che ci induce ad aderire alla protesta nazionale- ha spiegato Nino Costantino, segretario generale Filt Cgil Calabria – è legato alla mancanza di risorse e di investimenti da parte di questo governo».
«Chiediamo delle regole – ha aggiunto Annibale Fiorenza, segretario generale Fit Cisl Calabria – per fare sistema e per regolare meglio la procedura degli appalti contrastando, ad esempio, la pratica del dumping contrattuale. Ma servono anche regole per accelerare i percorsi di attuazione delle opere». «Se non delle risposte pretendiamo almeno attenzione – ha affermato, invece, Giuseppe Rizzo, segretario generale Uil Trasporti - il Paese ha bisogno di infrastrutture che colleghino le periferie alle città e dopo, successivamente, che il Paese si colleghi con l’Europa e il mondo».