VIDEO | Nuovo incontro con le organizzazioni sindacali per definire la road map degli interventi. Secondo le proiezioni fornite dalla Regione, dovrebbero coinvolgere circa 850 lavoratori per un impegno complessivo di 22 milioni di euro
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Le prime misure per favorire l'esodo dei tirocinanti di inclusione sociale dal bacino che attualmente ne conta più di quattromila sono pronte per approdare in giunta regionale. Almeno queste sono le rassicurazioni fornite dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e dall'assessore alle Politiche del lavoro, Giovanni Calabrese, alle organizzazioni sindacali riunite questa mattina in un nuovo incontro per fare il punto sul destino dei lavoratori.
Assegno di inclusione
Domani è prevista una riunione dell'esecutivo, e potrebbe essere quella la giusta occasione per deliberare le linee di indirizzo allo scopo di mettere un primo punto fermo alla vertenza che si trascina ormai da anni. Tra i provvedimenti in discussione dovrebbero fare anche capolino l'assegno di inclusione sociale e il voucher. La prima misura altro non è se non lo scivolo pensionistico con annesso sussidio regionale di circa 600 euro da assegnare ai lavoratori prossimi all'età pensionabile.
Gli avvisi
Dopo il via libera della giunta, dovrebbero essere pubblicati gli avvisi riservati esclusivamente ai tirocinanti che abbiano i requisiti per ottenere il sostegno economico. Secondo le proiezioni fornite dalla Regione, dovrebbe coinvolgere circa 850 persone per un impegno complessivo di 22 milioni di euro, almeno 7 nel primo anno.
Il voucher
Sempre tra i provvedimenti da approvare in giunta dovrebbe essere anche incluso il voucher una tantum da destinare alle pubbliche amministrazioni, alle imprese o agli stessi tirocinanti per favorirne la contrattualizzazione - a tempo determinato e indeterminato - negli enti locali, nelle imprese o anche con forme di autoimprenditorialità. La dote avrà un valore di 25mila euro a valere sul Fse e potrebbe potenzialmente coinvolgere circa 3.200 tirocinanti.
Negli ospedali
Resta poi ancora allo studio la misura per il reclutamento di almeno altri 250 o 300 tirocinanti nelle aziende sanitarie e ospedaliere con la funzione di accompagnamento nei pronto soccorso regionali. Durante l'incontro sarebbero poi state fornite ulteriori rassicurazioni sulla volontà di impegnare ulteriori risorse del bilancio per sostenere la contrattualizzazione dei tirocinanti, dopo la proroga di un anno ottenuta in Parlamento. Insufficienti, infatti, quelle previste nell'ultima legge di bilancio.
Le risorse per la contrattualizzazione
Una quota dovrebbe essere sostenuta con fondi regionali, un'altra parte - si spera - attraverso una partecipazione statale, coinvolgendo il ministero del Lavoro e dell'Economia e delle Finanze. Soddisfazione è stata espressa dai sindacati che hanno partecipato all'incontro, i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil e i confederali Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp.