L'esponente di giunta comunica agli utenti il suo intervento risolutore in merito alla controversa vicenda ma i legali Enzo Paolini e Ivan Incardona diffondo una nota in cui negano l'esistenza di qualsivoglia atto formale
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La politica si accorge solo adesso che uno dei beni più preziosi della Calabria, le Terme Luigiane, si sta incamminando sulla via del non ritorno e prova a intervenire. Ma in perfetto stile campagna elettorale, da giorni si susseguono annunci e proclami privo di fondamento. L'ultimo è quello dell'assessore alle Attività Produttive della Regione Calabria, Fausto Orsomarso, che in un video postato ieri sulla sua pagina ha parlato di una conclusione di un accordo tra le parti, cioè società Sateca e Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese, che si sarebbe concluso grazie al suo intervento. In realtà le cose non stanno proprio così e in serata è arrivata una nota dei legali della Sateca a smorzare gli entusiasmi.
Vincenda controversa
Come ricorderanno i lettori, le Terme Luigiane dal novembre scorso sono al centro di una diatriba tra la società Sateca, che gestisce il parco termale da be 85 anni e vorrebbero continuare a farlo, e i sindaci Francesco Tripicchio e Vincenzo Rocchetti, i quali nell'autunno scorso, senza una spiegazione plausibile, hanno dato vita a un lungo e controverso iter che ha portato di fatto all'esclusione della società cosentina. Secondo gli amministratori, la società facente capo alla famiglia Ferrari, avrebbe dovuto guidare l'ente fino al subentro di un nuovo affidatario, gestendo soltanto il 12% delle acque, percentuale ritenuta talmente esigua dagli imprenditori cosentini da convincerli a buttare la spugna. Ne consegue che la stagione termale, di norma attiva già a marzo, salterà e i 250 lavoratori saranno licenziati o posti in cassa integrazione, generando oltretutto un enorme danno economico all'intero comprensorio tirrenico.
L'annuncio farsa di Orsomarso
Dopo mesi di interventi inefficaci, l'assessore Fausto Orsomarso ha quindi realizzato un video per comunicare agli utenti social di un avvenuto accordo tra Sateca e Comuni che rimetterebbe le cose a posto, almeno per il momento. I legali della Sateca, però, lo hanno smentito diffondendo un comunicato in cui dicono di non conoscere i dettagli di questo presunto accordo e di non esserne comunque interessati. In ogni caso, dicono gli avvocati Enzo Paolini e Ivan Incardona, non esiste alcun atto formale che confermi le parole dell'assessore regionale.
Da dove nasce l'annuncio
Secondo fonti accreditate, tutto nascerebbe da un incontro effettivamente avvenuto tra il legale incaricato dai Comuni ed Enzo Paolini, avvocato Sateca. L'incontro sarebbe avvenuto nel suo ufficio a Cosenza, dopo giorni di incessanti richieste. Dopo aver discusso a lungo, l'avvocato dei Comuni avrebbe invitato Paolini ad accettare, per conto dei suoi assistiti, un accordo che farebbe sì ripartire le attività termali nell'immediato, ma non rispetterebbe le volontà della Sateca, che da mesi chiede sicurezze e garanzie per poter continuare a investire in un affare milionario che necessita di ingenti energie e risorse. I Comuni invece esigono che la società continui le sue attività per l'ultima stagione e tolga il disturbo entro la fine del 2021, per lasciare campo libero al nuovo potenziale gestore con modalità ancora tutte da verificare. Per Orsomarso, dunque, ancora una volta nella vicenda delle Terme si registra un niente di fatto.