Nonostante le rassicurazioni da parte del Governo, i cittadini a Reggio Calabria si sono precipitati nelle attività commerciali per l'acquisto di beni di prima necessità
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Da ieri sera l’Italia cambia. Le restrizioni dettate dal nuovo decreto #iostoacasa varato dal Governo Conte, cambiano drasticamente le abitudini di tutti ma il reggino, come hanno già fatto buona parte degli italiani da Roma in giù già ieri sera, può rinunciare a tutto ma non al cibo.
Così in preda a un’inspiegabile voglia di riempire le dispense, come prevedibile, tutti i supermercati di Reggio Calabria sono stati presi d’assalto. In un noto supermercato della zona Sud di Reggio, si è addirittura arrivati a prendere il biglietto all’ingresso. Non hanno annunciato una carestia ma poco importa. A quanto pare gli italiani e i reggini, questa quarantena la vogliono impegnare cucinando e mangiando.
Scherziamo per non drammatizzare una situazione che oggi appare molto più seria e preoccupante agli occhi di tutti. Proprio per questo, già ieri sera, quando le prime corse notturne ai supermercati sono iniziate in mezza Italia, il premier ha chiarito (considerando la reazione incontrollata) che i supermercati, così come tutte le attività necessarie, rimarranno aperte. Inutile, insensata e sicuramente incosciente la cosa ai supermercati che saranno riforniti regolarmente.
Non siamo nel set di “The Walking dead”, non dobbiamo sopravvivere alla fame ma sicuramente dobbiamo cercare di sopravvivere alla psicosi prima e al virus poi.
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Quindi, ci chiedono di stare in casa non di morire di fame. Ci chiedono di evitare assembramenti, quindi, di andare in modo regolare a fare la spesa e non di ammassarci favorendo eventuale contagio. Dobbiamo essere responsabili e contagiare il buon senso a chi oggi è corso a prendere un bigliettino per fare la fila per entrare al supermercato. Diversamente non moriremo di fame ma di egoismo.