La strada di collegamento mare-monti meglio conosciuta come “Longobucco-Mare” si sta trasformando in una barzelletta. È da oltre un trentennio che se ne discute e i lavori sono andati avanti a singhiozzo tra responsabilità politiche, burocrazia e aziende che hanno assunto l’appalto dei lotti. E proprio quando si pensa che finalmente i lavori possano tranquillamente continuare completando definitivamente il tracciato, ecco che spunta una nuova grana. Questa volta è la Fillea-Cgil che insorge denunciando i «crescenti e continui ritardi nei pagamenti delle retribuzioni». Attività, dunque, nuovamente sospese.

«Oltre alle mensilità di luglio e agosto 2021, i lavoratori attendono le riparametrazioni dei livelli rispetto alle mansioni svolte dei lavoratori e chiedono con insistenza il rispetto delle norme anti Covid-19 durante la pausa pranzo. Sono mesi che ormai l’azienda non paga nei termini stabiliti gli stipendi nonostante le maestranze abbiano sempre garantito con grande sacrificio le lavorazioni. Si tratta di un atteggiamento inaccettabile - denunciano Simone Celebre e Antonio Baratta -, che sta creando difficoltà enormi tra i lavoratori, molti dei quali monoreddito, che ogni mese si trovano alle prese con le scadenze dei mutui e delle bollette.  Chiediamo, pertanto, anche alla Regione Calabria, in qualità di stazione appaltante, di intervenire per fare chiarezza su tutta questa vicenda e consentire la ripresa dei lavori nel più breve tempo possibile».