La Sibaritide è ad un bivio, uno spartiacque tra il passato-presente e un futuro che passa e passerà attraverso le infrastrutture. Come una “banalissima” strada a quattro corsie, ormai realtà in tutto il Paese. Dopo oltre sessant’anni la Calabria jonica – era il 1961 quando il progetto originario dell’autostrada inizialmente previsto più semplicemente sulla costa, tranne poi subire la variazione attuale – potrà iniziare a vantare un’arteria viaria degna di tal nome e di rango europeo. I governi – nazionale e regionale – hanno iniziato a mettervi mano nelle tratte a nord, ma l’ambizione è quella di riscrivere gli oltre 400 chilometri totali.

Alla Crotone-Catanzaro, il progetto bandiera, seguirà – velocemente, a meno di intoppi – la Sibari-Rossano. Un’infrastruttura che cambierà il volto della Sibaritide, e non nel senso fisico, ma in termini di sviluppo. Quelle opportunità negate dalle carenze strutturali che caratterizzano da sempre un Nordest calabrese che aspira ad un fondamentale upgrade, un balzo in avanti nel futuro proprio attraverso le infrastrutture: l’elettrificazione della linea ferroviaria rimasta ai tempi di Vittorio Emanuele II (l’upgrade tecnologico della linea Sibari - Catanzaro Lido - Lamezia Terme Centrale dovrebbe concludersi entro il 2026), la “nuova” statale 106 e l’ospedale della Sibaritide.

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L’ospedale della Sibaritide

Pensato nel 2007 nell’ambito di una direttiva della protezione civile nazionale, progettato nel 2013 e avviati i lavori a novembre 2020, l’ospedale della Sibaritide – com’è facile intuire – è nato “vecchio”. Tre anni e due mesi di cantiere sono serviti, seppur tra mille difficoltà, a concludere lo scheletro della struttura che ospiterà 377 posti letto sui quattro piani (più due sottoterra). In questo lasso di tempo il concedente ed il concessionario – la Regione Calabria e la D’Agostino Spa – si sono dovute anche sedere al tavolo per ragionare e “trattare” il progetto di variante che “aggiorna” l’opera al 2024, ovvero circa 500 elaborati tecnici che tra bolla speculativa, aggiornamento dei prezzi, delle tecnologie, sono stati valutati in 90 milioni di euro. Tradotto in soldoni, l’ospedale della Sibaritide costerà 250 milioni – rispetto ai 144 previsti inizialmente – comprensivi del canone di gestione affidato alla D’Agostino, come da contratto, per i prossimi 28 anni.

La valutazione della variante ha, però, di fatto, arrestato i lavori nei cantieri di contrada Insiti, terra di mezzo tra Rossano e Corigliano, prima dell’estate, sostanzialmente quando è stato concluso lo scheletro dell’ospedale. In questi mesi, come accennato, concedente e concessionario hanno lavorato alacremente fino ad un paio di mesi addietro. Da allora, quindi da quando la Regione ha approvato – anche finanziariamente – la variante, la D’Agostino ha rimesso in moto la macchina e in queste settimane ha sottoscritto i contratti con i fornitori. I cantieri dovrebbero riprendere a pieno regime tra qualche settimana, tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio. Si stima che a metà 2026 l’opera sarà conclusa e nel 2027 – dopo i traslochi dagli ospedali di Rossano e Corigliano – entrerà in esercizio.

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Statale 106, i tempi di realizzazione della Sibari-Rossano

Per comprendere, invece, quanto tempo sarà necessario per viaggiare sulla Sibari-Rossano a quattro corsie – l’anello di congiunzione tra la città di Corigliano Rossano e la statale 534 e quindi l’Autostrada A2 o, via terzo megalotto, la A24 adriatica – il punto di riferimento è proprio l’altra tratta, la Catanzaro - Crotone, i cui lavori sono già stati appaltati lo scorso 19 dicembre – per un valore di circa 230 milioni di euro – da realizzare in 1150 giorni.

L’iter autorizzativo della Sibari-Rossano, attualmente e alla fase della valutazione d’impatto ambientale, giacché il Piano di fattibilità tecnico-economico si è concluso con tutti i passaggi antecedenti – dal dibattito pubblico derogato alla Conferenza dei servizi – velocizzati grazie ai poteri di deroga del commissariamento dell’opera. Già incassato il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici – perché nel Piano di fattibilità tecnico economico sono state superate a luglio scorso tutte le prescrizioni che aveva indicato il collegio – adesso si attendono tutta una serie di pareri e autorizzazioni (paesaggistiche, idraulica e geologica, di verifica e validazione).

L'iter autorizzativo della Sibari-Rossano

Considerando che la Valutazione di impatto ambientale sarà effettuata dalla Regione e non più dai Ministeri dell’Ambiente e della Cultura per effetto della legge 136/2023 (disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici), al progetto esecutivo si dovrebbe arrivare nell’arco di sei mesi – come già accaduto per la Crotone-Catanzaro – quindi entro il giugno 2024. E l’apertura dei cantieri entro un anno, ovvero nel 2025 per poi concludersi in quattro anni, nel 2029. Il costo dell’opera? Si stimano 1,2 miliardi di euro.

I 32 chilometri della tratta si comporranno di due lotti strutturali, da Sibari a Corigliano e da Corigliano a Rossano. Da quanto appreso, la lavorazione dei due lotti sarà concomitante e dall’esterno – da Sibari e dal torrente Coserie – andranno man mano a congiungersi. Le opere più imponenti riguardano il superamento dei centri abitati di Corigliano scalo e Rossano scalo, quest’ultimo superato con una galleria – simile a quella che attraversa Scanzano Jonico – di quasi due chilometri.
Insomma, nei prossimi cinque anni sarà una Sibaritide “invasa” dai cantieri.