Secondo il sindacato l’accordo firmato da Cgil e Cisl porterà i lavoratori ad accettare condizioni peggiorative rispetto a quanto previsto nel Contratto Collettivo Nazionale
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L’accordo firmato da Cgil e Cisl non ha scritto la parola fine sulla protesta per la mancata stabilizzazione dei lavoratori stagionali in forza alla Sacal. Il sindacato Confintesa rende noto di avere infatti inviato sulla questione un esposto conoscitivo dei fatti alla Procura della Repubblica di Catanzaro e a quella di Lamezia Terme, al Ministero dei Trasporti, Alla Direzione Generale per gli Aeroporti ed il Trasporto Aereo, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, alll’Autorità Nazionale Anticorruzione, alla Prefettura di Catanzaro, nonché alle Segreterie Nazionali e Regionali di GGIL e CISL, «affinché, ognuno per le proprie competenze, impediscano condotte gravemente lesive della dignità umana, violative del CCNL di rifermento e della libera ed effettiva capacità e volontà di ognuno di autodeterminarsi».
«A seguito della riunione sindacale svoltasi il sei febbraio scorso – ricorda Mimmo Gianturco – segretario Generale Territoriale Confintesa Catanzaro - la società aeroportuale calabrese, unitamente alle organizzazioni sindacali Cgil e Cisl, danno atto di aver raggiunto un’intesa per soddisfare al meglio le esigenze tecniche operative per i prossimidue anni facendo ricorso ai lavoratori stagionali non solo nei periodi estivi, ed a tal fine la Sacal GH si impegna a convocare tutti gli operatori OUA che hanno maturato un’anzianità con il primo anno di servizio tra il 2007 ed il 2011, con esclusione di cinque lavoratori, assumendoli per il lavoro stagionale relativamente agli anni 2019 e 2020».
«La stipula dei contratti stagionali però – sottolinea Confintesa - viene ad essere subordinata alla rinuncia da parte degli stessi, in “sede protetta“ nei locali di Confindustria, ad ogni altra azione e/o contestazione relativa a pretese connesse al presente accordo, senza alcuna chiarezza per i lavoratori e senza, peraltro, conoscere o sapere cosa verrà effettivamente imposto di firmare ai lavoratori in data 12 febbraio 2019 nella sede di Confindustria, e senza, peraltro, l’assistenza dei sindacati effettivamente delegati a rappresentarli, che non sono né Cgil nè Cisl» .
«Purtroppo, la mancata libertà dal “bisogno”, inteso come necessità di sfamare le proprie famiglie gli impone di sottostare ad un accordo sindacale peggiorativo di un diritto già riconosciuto dal loro Contratto Collettivo Nazionale, cioè il diritto di precedenza rispetto ad altre assunzioni a tempo determinato. Sempre la mancata libertà dal “bisogno” li obbligherà – si legge nella nota - a firmare rinunce di cui non comprendono e conoscono il contenuto, senza alcuna assistenza e rappresentanza effettiva sindacale».
«È tristemente amaro per questi lavoratori - conclude Gianturco -veder calpestati i loro diritti costituzionalmente garanti da Sacal GH e Sacal SpA., peraltro, a prevalente partecipazione pubblica, soggetta a controllo Statale, quando con la loro attività dal 2007 hanno consentito alle società di poter assicurare l’ordinario e continuativo svolgimento del servizio aeroportuale (le loro, infatti, non sono mai state prestazioni stagionali o determinate da esigenze tecniche, produttive ed economiche eccezionali)».