Il commissario liquidatore della società controllata dalla Regione che gestisce le risorse idriche non smentisce le assunzioni senza concorso, ma contesta alcune informazioni in merito all’identità dei lavoratori accolti in organico con un semplice colloquio. In attesa che venga diffusa la lista dei contrattualizzati, il direttore di LaC News 24 rimarca: «La stampa libera ha il diritto e il dovere di controllare il potere»
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Il commissario liquidatore della Sorical, Luigi Incarnato, ci ha fatto pervenire una richiesta di replica ai sensi dell’art. 8 della legge sulla stampa 47/1948 che di seguito pubblichiamo:
«Da alcuni giorni, la testata giornalistica LacNews24.it da Lei diretta, sta conducendo una campagna di diffamatoria nei confronti di Sorical, utilizzando informazioni false, a seguito della stabilizzazione di alcuni lavoratori precari impegnati nelle imprese dell’indotto.
Anche oggi la testata da lei diretta scrive dell’assunzione di un imprenditore di Lamezia. Si precisa che il signor Francesco Bonaddio risulta essere nell’elenco trasmesso dall’ufficio di Zona di Bonifati all’Ufficio del Personale come operaio utilizzato nell'indotto, e dalle informazioni da me assunte questa sera, lavora in questa posizione dal 2008 e dal 2013 svolge attività stabile presso l’ufficio di Zona di Bonifati. Inoltre, da quando ho appreso, non risulta essere titolare di alcuna impresa.
Ho dato disposizioni affinché domani mattina, all’apertura degli uffici, la società renda noti i nominativi del personale dell'indotto stabilizzato.
Atteso che tale campagna stampa, diffamatoria e lesiva dell’immagine della Società, sta ledendo i rapporti fiduciari con i fornitori creando notevoli danni economici e patrimoniali. Per tale ragione e al fine di fare chiarezza, una volte per tutte, chiedo a Lei direttore un confronto pubblico per spiegare le ragioni della Sorical».
Luigi Incarnato
Commissario Liquidatore Sorical
La replica di Motta
Il commissario Luigi Incarnato, ci fa notare che il lavoratore Francesco Bonaddio non risulta essere titolare di nessuna impresa, ne prendiamo atto. Tuttavia, la sottolineatura rimane un dettaglio, rispetto alla questione che abbiamo posto noi, e cioè, l’assunzione di lavoratori dipendenti di imprese private negli organici della Sorical. Fatta questa premessa, vorremmo far notare che la nostra testata non è impegnata in nessuna campagna diffamatoria nei confronti della Sorical ma, bensì, è impegnata nel lavoro che, una stampa libera, ha il dovere di svolgere: informare e controllare il potere. Liquidare questo sacrosanto diritto/dovere come “campagna diffamatoria”, è tipico dei regimi totalitari. È tipico cioè, di quel potere che non tollera di essere censurato dagli organi d’informazione. L’onorevole Luigi Incarnato, che è anche il segretario regionale del Psi, questo sacrosanto diritto/dovere dovrebbe difenderlo piuttosto che delegittimarlo.
Ma torniamo al nocciolo del problema. La Sorical continua a sostenere che le notizie diffuse dalla nostra testata siano false. E continua a sostenere, altresì, che le assunzioni confermate a firma degli stessi commissari liquidatori siano quasi un atto ordinario. Noi non abbiamo la stessa convinzione e sicurezza nel ritenere queste assunzioni un atto meramente ordinario, anzi, tutt’altro, questa vicenda più giorni passano e più ci conferma i nostri dubbi sulla linearità dell’operazione. Tali dubbi, tra l’altro, si confermano nelle stesse dichiarazioni ufficiali dei protagonisti. Il direttore generale della Presidenza della Giunta Regionale, Domenico Pallaria, ha dichiarato che a breve la Sorical sarà pubblica al 100%. Chiediamo, dunque, ancora una volta all’on. Luigi Incarnato: se la Sorical diventerà pubblica questi dipendenti che sono stati assunti in virtù di un semplice colloquio diventeranno pubblici anche loro? E chiediamo ancora all’on. Luigi Incarnato: non ritiene che tale operazione sia un escamotage per aggirare i concorsi?
Alcuni collaboratori dello stesso commissario liquidatore, inoltre, ci hanno fatto pervenire informalmente l’interpretazione secondo la quale, la Sorical, allo stato, non sia tenuta a dare evidenza pubblica a nessun tipo di assunzione, in quanto non sarebbe una società in house. A questa interpretazione ci permettiamo sommessamente di far notare che, la Sorical, è una società a prevalente capitale pubblico, così come Poste Italiane o Trenitalia, e proprio questa caratteristica, dovrebbe consigliare ai vertici della società che a qualsiasi atto va data la giusta evidenza pubblica, figuriamoci le assunzioni, e ciò perché si dovrebbero rispettare i canoni della trasparenza. Se non fosse per un fatto giuridico, almeno dovrebbe esserlo per un fatto etico.
Infine, per ritornare alla singole vicende degli assunti, sarebbe opportuno che i vertici della società rispondessero a delle semplici domande, a partire proprio da Francesco Bonaddio che, secondo il commissario Incarnato, sarebbe assunto dal 2008. Chiediamo: è lo stesso Bonaddio che da quanto risulta a noi, è stato contrattualizzato il 9 gennaio del 2019 con contratto triennale scadente l’8 gennaio 2020? Oppure sarebbe interessante capire se Sara Voci, contrattualizzata il 13 dicembre 2018, per 3 anni, era dipendente di una delle imprese appaltatrici? E sarebbe, ancora più interessante sapere se si tratta della consorte di Francesco Viscomi, il quale svolge funzioni dirigenziali presso il dipartimento dei Lavori Pubblici e delle acque della Regione Calabria, proprio nella stessa struttura del direttore generale più potente della Presidenza, l’ing. Domenico Pallaria?
Qualcuno dei collaboratori del commissario Incarnato sostiene che noi avremmo copiato un elenco già diffuso da altre testate. Può darsi che qualcuno ci abbia rifilato qualche polpetta avvelenata, nel giornalismo capita, e tuttavia, a questo punto, perché Incarnato, cosi come aveva annunciato ieri, non rende pubblica la lista dei contratti relativa a questa vicenda? Quale migliore azione per dimostrare trasparenza e correttezza dei comportamenti? E, d’altronde, questo atto di trasparenza, Luigi Incarnato lo deve alla Calabria, anche in considerazione del fatto che, su questa vicenda, sono ben tre le interrogazioni consiliari e parlamentari che invocano chiarezza, alle quali si deve aggiungere l’intervento del Codacons nazionale, il quale addirittura ha chiesto alla Magistratura l’acquisizione degli atti. Per il confronto pubblico, il commissario liquidatore si tenga pronto, perché sicuramente la vicenda sarà indagata e approfondita in uno dei nostri talk televisivi ai quali sarà certamente chiamato ad intervenire.
Pa.Mo.