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E' agrodolce per la Sorical l'analisi che viene fuori dall'approvazione del bilancio 2017, sulla base dei dati al 31 dicembre 2016. Se da un lato la società per le risorse idriche può contare su un utile di oltre due milioni 654 mila euro, che raddoppia a più riprese quello precedente,,che si era fermato ai 50 mila euro, dall'altro grande è la preoccupazione dei soci per il ritardo di pagamento delle fatture da parte dei Comuni.
A poco sarebbero servite insomma le riduzioni di portata idrica più volte messe in atto per sollecitare le amministrazioni a non fare orecchie da mercante. Al 30 giugno 2017 i crediti vantati dalla Sorical hanno sfiorato il tetto dei 138 milioni di euro. E non è tutto. A causa della siccità, avverte la società, il consumo di energia elettrica sta subendo un sensibile aumento per l'attivazione di pozzi e stazioni di sollevamento per soddisfare la crescente richiesta dei Comuni di incremento delle forniture. Un incremento non in linea con i pagamenti. E gli impianti devono comunque essere manutenuti. Ben 10 milioni di euro la somma spesa nel 2017 per un piano straordinario di controllo e messa a posto. Un piano finanziato con le risorse proprio della società, ora preoccupata di non riuscire a coprire quanto anticipato.
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Il tutto in un quadro accompagnato da pennellate positive. Non solo l'utile accumulato ma anche il decremento dell'indebitamento verso le banche e verso i creditori. Ma sottolinea Sorical, “non è più procrastinabile l'attivazione del servizio idrico integrato, la separazione tra grande adduzione e distribuzione ha compromesso l'efficienza e l'efficacia della gestione del servizio e degli investimenti”.
Tiziana Bagnato