Un anno e mezzo di attesa circa per poter avere un confronto con il presidente della Regione Calabria, è quanto hanno atteso gli 80 psicologi delle 5 provincie calabresi che nel 2008 sono stati trasferiti dalla Regione alle Asp ma a tutt'oggi non sono ancora stati inseriti nelle dotazione organica delle aziende sanitarie per come dovuto. Gli stessi infatti non vengono trattati da psicologi, nonostante lo siano a tutti gli effetti ma da amministrativi, pagati tra l'altro il 50 per cento in meno. Pertanto i professionisti, che da oltre 30 anni svolgono un ruolo fondamentale in settori come neuropsichiatria infantile, consultori, oncologia, hanno deciso di presentarsi alla cittadella regionale a Catanzaro per chiedere un incontro con il governatore Oliverio.

"Trattati come fantasmi"

"Non solo rivendicazioni contrattuali ma anche il riconoscimento della grande dignità professionale che viene sempre negata anche nei passaggi burocratici più banali - ha dichiarato il presidente dell'ordine psicologi Calabria Franco Campolo - è una condizione di precarietà e questo passaggio sembra essere quasi insuperabile per la nostra politica che ci considera dei fantasmi. Tutto ciò - sottolinea ancora Campolo - comporta la non applicazione dei contratti nazionali, la mancata partecipazione al fondo di risultato e non c'è progressione di carriera".

 

Rossella Galati