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Il caso riguardante la mobilità straordinaria del personale docente disposto dal Miur per l’anno scolastico 2016/17 è di competenza del giudice amministrativo. È quanto ha deciso questa mattina il Consiglio di Stato annullando la sentenza emessa dal Tar Lazio, con la quale veniva demandata al Tribunale ordinario la giurisdizione sulla materia e rinviando così ai Tribunali amministrativi regionali le decisioni sui ricorsi proposti.
Trasferimento d’imperio
I docenti avevano, infatti, impugnato l’ordinanza ministeriale nella parte in cui l’intera procedura di mobilità straordinaria, alla quale i docenti avevano aderito compilando la relativa istanza online era stata «demandata ad un algoritmo, con modalità di funzionamento sconosciute, in evidente contrasto con il principio fondamentale secondo cui l’utilizzo dello strumento informatico debba categoricamente essere considerato come servente rispetto all’attività amministrativa», determinando il trasferimento d’imperio di numerosi docenti «senza tener conto delle preferenze espresse, pur in presenza di posti disponibili nelle province indicate nella domanda di mobilità in organico di fatto e in deroga, peraltro assegnati a docenti con punteggio inferiore senza alcuna motivazione e in difetto della benché minima trasparenza».
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Competenza amministrativa
I giudici di Palazzo Spada hanno infatti ritenuto che l’ordinanza ministeriale impugnata non è rivolta ad accertare il diritto del singolo docente a un determinato trasferimento, al mantenimento di una determinata sede o all’inserimento nella graduatoria ma è diretta ad annullare un atto di macro-organizzazione ad efficacia generale e applicabile nell’intero territorio nazionale. Il provvedimento del Miur che disciplina le modalità attuative del piano di mobilità incide infatti sulla posizione di decine di migliaia di dipendenti del comparto scolastico. Per questa ragione il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto da numerosi docenti annullando la pronuncia del Tar Lazio e rinviando la decisione al Tribunale amministrativo regionale.
Luana Costa